Art e Dossier

La riscoperta dei "primitivi"

categoria: Mostre
24 giugno – 8 dicembre 2014

La fortuna dei primitivi. Tesori d’arte dalle collezioni italiane fra Sette e Ottocento

Firenze
Galleria dell’Accademia
Orario: 8.15-18.50 L chiuso

Fra Sette e Ottocento in Italia si assiste alla rinascita dell’interesse dei collezionisti verso quei pittori cosiddetti primitivi ovvero quei pittori che, secondo Vasari, avevano preceduto Michelangelo, Raffaello e i grandi maestri che lo storico fiorentino considerava modelli insuperabili. La mostra, ospitata fino all’8 dicembre nelle sale della Galleria dell’Accademia, è dedicata ad approfondire questo fenomeno culturale in concomitanza anche con i cinquant’anni dalla pubblicazione del libro di Giovanni Previtali La fortuna dei primitivi – da cui la mostra trae il titolo – dove si ripercorre la storia di questi pionieri del “collezionismo di primitivi”. Il percorso della mostra è suddiviso in piccole sezioni dove le opere esposte sono precedute dall’effige del collezionista al quale erano appartenute e l’allestimento cerca di riprendere il più fedelmente possibile la dimora e il luogo dove i vari collezionisti conservavano queste opere. Si trattava di personaggi di varia estrazione sociale, spesso membri del clero, persone colte, eruditi, bibliofili accomunati da una sconfinata passione per il collezionismo. Tra gli artisti in mostra pittori, scultori e miniatori di Firenze e di altri centri italiani tra cui Arnolfo di Cambio, Bernardo Daddi, Lippo Memmi, Ambrogio Lorenzetti, Pietro da Rimini, Matteo Giovannetti, Beato Angelico, Andrea Mantegna, Cosmè Tura, Giovanni Bellini e numerosi altri. La fortuna dei primitivi. Tesori d’arte dalle collezioni italiane fra Sette e Ottocento, a cura di Angelo Tartuferi e Gianluca Tormen, Galleria dell’accademia, via Ricasoli 60, telefono 055-294883, orario 8.15-18.50, lunedì chiuso; www.polomusealefirenze.it