Art e Dossier

Fino al 26 agosto gli spazi del Chiostro del Bramante ospiteranno la mostra Turner. Opere dalla Tate. In esposizione novanta opere che sono state selezionate fra le oltre trentamila del lascito, il “Turner Bequest”, donato alla Gran Bretagna dopo cinque anni dalla morte dell’artista, e realizzate da Turner per il suo «puro piacere» come ebbe a commentare John Ruskin. Fra i capolavori scelti dal curatore dell’esposizione David Blayney Brown, esperto di pittura ottocentesca e curator of British Art 1790-1850 presso la Tate Britain, acquerelli, disegni, album, e alcuni oli, nei quali l’artista ha trasposto le proprie emozioni, i propri ricordi di viaggi e i frammenti dei paesaggi visti durante i suoi lunghi soggiorni all’estero. Le sei sezioni tematiche in cui la mostra si suddivide permettono di seguire l’evoluzione dell’arte di Turner, talento precoce e rivoluzionario, mostrandone la sua grande libertà compositiva e stilistica che portò l’artista a elaborare un “modus” pittorico assolutamente personale incentrato sugli effetti atmosferici e luministici e basato sulla componente emozionale dei colori, anche in base alla Teoria dei colori di Johann Wolfgang von Goethe. Una grande attenzione viene posta sulla tecnica dell’acquerello, “medium” fondamentale che permise a Turner di sperimentare e di definire il proprio stile, e sull’importanza rivestita dalla pittura “en plein air”, che gli dava la possibilità di cogliere istanti, minimi mutamenti di luce, che trasponeva sulle tele, anticipando le tendenze stilistiche della fine del XIX secolo.