Art e Dossier

Figure femminili ricoperte di materiali poveri, fili di ferro, frammenti di reti metalliche, cocci di ceramica, ma incoronate come vere regine, abiteranno sino ai primi di settembre il Museo Marino Marini di Firenze. Sono le eleganti sculture in terracotta create dall'artista franco-brasiliana Louise Manzon, classe 1961, in seno al progetto AION, in greco «forza vitale», «durata» ed «eternità» di cui queste fanciulle divengono le ideali custodi. Protettrici di un «principio creatore e madri di un tempo trascendente e assoluto» (Louise Manzon), portatrici di vita e simboli della dignità stessa dell'essere umano, queste potenti figure in terracotta sono animate da un forza interiore, che, come la stessa artista afferma, è capace di illuminarle e di renderle vive. «Un’armonia di forme che avanza, non si arresta, vola se necessario, s’innalza a pelo d’acqua e cammina col capo dritto, senza voltarsi indietro» afferma Luca Beatrice. Mentre i materiali poveri di cui queste regine e madri sono rivestite divengono l'emblema del dramma delle migrazioni e del traffico di esseri umani, rendendo queste sculture un potente «J'accuse» nei confronti degli abusi del mondo, ma allo stesso tempo ricerca di riscatto, rinascita e speranza.