A Lecce vanno in mostra cento opere su carta di Sandro Chia
Sandro Chia. I due pittori
Profondo conoscitore della storia dell’arte, Sandro Chia ha saputo utilizzare il passato come fondamenta su cui costruire una ricerca pittorica ispirata alle logiche dell’ironia e del delicato equilibrio tra fisicità e rimando allegorico. Esponente della Transavanguardia teorizzata da Achille Bonito Oliva alla fine degli anni Settanta del Novecento, l’artista nato a Firenze nel 1946 è il cuore pulsante della mostra allestita negli spazi di Fondazione Biscozzi | Rimbaud ETS a Lecce, con la curatela di Lorenzo Madaro, impegnato in uno studio sistematico della scena creativa italiana negli anni Ottanta del secolo scorso.
La mostra pugliese, intitolata Sandro Chia. I due pittori. Opere su carta 1989-2017, riunisce un centinaio di opererealizzate dall’artista nel solco di un’indagine decennale orientata sia al rimaneggiamento costante di materiali storicizzati sia alla perenne implementazione del proprio linguaggio espressivo, ormai inconfondibile. Tale approccio riecheggia nel titolo stesso della rassegna, che evoca lavori emblematici come Due pittori al lavoro, simbolo di una poetica granitica eppure in perenne mutamento.
Gli interventi su carta di Sandro Chia trovano una temporanea dimora nella sede della Fondazione leccese, custode della Collezione Biscozzi Rimbaud: arricchita nell’arco di oltre quarant’anni, la raccolta offre uno spaccato della produzione artistica italiana e internazionale del Novecento, con un occhio di riguardo per l’epoca compresa fra il 1950 e il 1980. Costituita dai coniugi Luigi Biscozzi e Dominique Rimbaud, la Fondazione è ospitata in uno storico palazzo di Lecce, dove il pubblico, oltre alle esposizioni temporanee come quella dedicata a Sandro Chia, può scoprire la raccolta permanente seguendo un itinerario cronologico che spazia dalle origini della contemporaneità alla pittura analitica e non solo.
Arianna Testino