Art e Dossier

Mario Merz. My Home’s Wind è la prima retrospettiva siciliana dedicata all’opera di Mario Merz allestita negli spazi di ZAC – Zisa arti contemporanee. Cantieri culturali alla Zisa a Palermo, fino al 19 novembre. A cura di Beatrice Merz, la figlia dell’artista, la mostra, che celebra il ventesimo anniversario della scomparsa di Mario Merz, avvenuta a Milano il 9 novembre 2003, presenta un’ampia selezione di opere che illustrano la produzione dell’artista dal 1969 al 2002. Una produzione caratterizzata da una potenza sperimentale dirompente rappresentata da capolavori come i suoi famosi igloo, che la mostra presenta in numero di cinque, tracciando un percorso che porta dalla struttura metallica, gomma, vetri, giornali, neon, argilla di Senza titolo (1985) alle intersezioni con il neon di Le case girano intorno a noi, o noi giriamo intorno alle case? (1994-1999) e Spostamenti della terra e della luna su un asse (2002). Presenti anche lavori in tecnica mista, come La natura è l’equilibrio della spirale (1976) o Il guardiano (1981), e le sperimentazioni con il neon come Pittore in Africa (1984) e Fibonacci Sequence (2002). Una selezione di opere che porta il visitatore a scoprire il lavoro di Merz, anche grazie a un percorso che è nato, come ha fatto notare la curatrice, cercando di aderire il più possibile al pensiero dell’artista stesso e «giocato sull’idea mutevole e ingovernabile del vento» (Beatrice Merz). Le celebrazioni del ventennale della morte di Merz proseguiranno in autunno con una serie di eventi, alcuni dei quali negli spazi della Fondazione Merz a Torino e con la presentazione del primo volume del catalogo generale dell’opera dell’artista e con un nuovo documentario.