Maurizio Cattelan reinterpreta la collezione del Centre Pompidou-Metz
Endless Sunday. Maurizio Cattelan and the Centre Pompidou Collection
Il Centre Pompidou-Metz festeggia il quindicesimo anno di attività in grande stile: dall’8 maggio 2025, infatti, l’intero museo farà da sfondo a Endless Sunday. Maurizio Cattelan and the Centre Pompidou Collection, la mostra che sintetizza gli esiti dell’incontro fra il celeberrimo artista italiano e oltre quattrocento capolavori presenti nella raccolta dell’istituzione francese. Ispirata all’idea di una “domenica interminabile”, la rassegna, curata dallo stesso Maurizio Cattelan e da Chiara Parisi, direttrice del Centre Pompidou-Metz, con il Dipartimento di Programmazione composto da Sophie Bernal, Elia Biezunski, Anne Horvath, Laureen Picaut e Zoe Stillpass, accompagnati da Marta Papini, assume la forma di un ABC che, lettera dopo lettera, approfondisce le tante sfumature correlate alle peculiarità della domenica. Giornata tradizionalmente destinata al riposo, la domenica, nel corso delle epoche, è diventata lo sfondo di attività connesse alla sfera del piacere ma anche del consumo, rispecchiando le istanze socio-economiche del periodo storico di riferimento.
Puntando il proprio sguardo sulla raccolta del Centre Pompidou-Metz, che fin dalla sua apertura ospita numerose opere concesse in prestito dal Musée National d’Art Moderne, Maurizio Cattelan disegna un percorso labirintico attraverso gli ambienti del museo, mettendo in discussione non soltanto la linearità della progressione alfabetica, ma anche le più comuni logiche espositive. Realizzato da Berger&Berger, l’allestimento segue un andamento circolare, echeggiando l’architettura di Shigeru Ban e Jean de Gastines. Ben lontano dall’intenzione di fornire al pubblico un itinerario definito e rassicurante, Cattelan reinterpreta i concetti sui cui si fondano le dinamiche domenicali, innescando confronti inaspettati tra le opere esposte, incluse le proprie, nell’ambito di sezioni che traggono il nome da poesie, film, romanzi. Tempo e geografie si mescolano in Endless Sunday, lasciando al pubblico la possibilità di muoversi lungo un tragitto non prestabilito, nel quale si alternano pittura, scultura, installazione, video, disegno e fotografia.
Meret Oppenheim, Felix González-Torres, Natalia Goncharova, Otto Dix, Georges Braque, Kasimir Malevich,Sophie Taeuber-Arp, Max Ernst, Hans Richter, Maria Helena Vieira Da Silva e Marcel Duchamp sono solo alcuni dei protagonisti di una rassegna completata da circa quaranta interventi di Cattelan, ancora una volta emblema di un approccio volto a minare qualsiasi certezza e a illuminare le logiche spietate della contemporaneità – basti pensare a L.O.V.E., la poderosa mano scultorea con il dito medio sollevato, oppure a Comedian, la famosissima banana incollata al muro con il nastro adesivo. La domenica stessa, dunque, smette di evocare la serena dimensione del riposo e accoglie le spinte contraddittorie di una società in bilico fra il senso di colpa, la necessità di un tempo finalmente non occupato e l’urgenza di mettere mano al denaro.
Arricchiscono e completano la mostra i testi a parete scritti da Maurizio Cattelan insieme alle detenute del carcere femminile dell’isola della Giudecca, a Venezia – nel solco di una riflessione anche politica sull’idea di libertà associata al giorno domenicale – e il catalogo progettato da Irma Boom.
Arianna Testino