Art e Dossier

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A Napoli, i colori secondo Munari

categoria: Mostre
30 novembre 2018 – 20 marzo 2019
Napoli
Fondazione Plart

Stupefacente è stato, e continua a essere ancora oggi, l’apporto al mondo dell’arte, del design e della creatività in generale, di Bruno Munari (1907-1998). Egli, come ebbe a dire di lui l’architetto Ernesto Nathan Rogers nel 1951, era in grado di far «riudire voci che ci erano passate accanto mentre stavamo distratti», capace di risvegliare grazie alla sua arte i sensi assopiti dell’essere umano. Protagonista dell’arte programmatica e cinetica, designer e scrittore, Bruno Munari seppe passare da una disciplina all’altra, eccellendo in ogni campo ed esplorandone le relazioni interne. La Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, in collaborazione con la Fondazione Plart, dedica al genio di Munari la mostra I colori della luce, a cura di Miroslava Hajek e Marcello Francolini. L’esposizione si concentra su un corpo di lavori creati da Munari negli anni Cinquanta del Novecento, le Proiezioni a luce fissa e le Proiezioni a luce polarizzata. Forse meno conosciute all’interno del corpus di Munari, in queste opere che furono presentate al pubblico per la prima volta nel 1953 a Milano, l’artista, proiettando diapositive create con con materiali organici, pellicole trasparenti e colorate in plastica bloccate fra due vetrini, e successivamente scomponendo anche lo spettro di luce attraverso una lente Polaroid, esplora il concetto di pittura attraverso la luce, tentando, fra l’altro, di oltrepassare il concetto di staticità dell’opera.