Art e Dossier

One painting show! Le tre età di Klimt protagonista a Perugia

categoria: Eventi
28 giugno – 15 settembre 2024

È uno dei dipinti più celebri del Novecento ed è anche una delle tre sole opere di Gustav Klimt conservate in Italia, in particolare alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma (le altre due sono Giuditta II di Ca Pesaro a Venezia e il ritratto femminile della Galleria Ricci Oddi di Piacenza). Dal 28 giugno la grande tela, realizzata nel 1905, è eccezionalmente ospitata nel principale museo di Perugia, offrendo un’occasione preziosa per scoprire la portata del pittore austriaco, tra i fondatori della Secessione viennese. 

Prima di ammirare Le tre età, i visitatori della Galleria Nazionale dell'Umbria di Perugia possono osservare alcuni disegni, dipinti e ceramiche di Galileo Chini, artista che si ispirò di frequente allo stile di Klimt e grazie al quale si fornisce una sintesi dei primi anni del Novecento, nonché il contesto culturale e i temi affrontati dagli artisti in quel periodo. Ad arricchire l’esperienza è stata inoltre predisposta una sala virtuale – realizzata grazie al contributo della Fondazione Perugia – dove vengono illustrati i più significativi dipinti di Klimt e si racconta nei minimi particolari Le tre età. L’ambiente che ospita il capolavoro è inoltre pensato per evocare il padiglione austriaco ideato da Josef Hofmann per l’Esposizione delle Belle Arti di Roma del 1911 e coinvolge gli spettatori nell’atmosfera dell’epoca, anche grazie al sottofondo musicale di Verklärte Nacht (Notte trasfigurata), un brano composto da Arnold Schoenberg negli stessi anni in cui Klimt dipingeva Le tre età.

Ma cosa rappresenta l’opera? Klimt traduce al femminile una tematica ricorrente nella storia dell’arte, e si pensi alle ricerche di Giorgione, Tiziano, Van Dyck, Friedrich che tuttavia avevano per protagonisti dei personaggi maschili. Il pittore viennese rende invece omaggio alla complessità del corpo della donna e al suo mutare con lo scorrere degli anni, innestando sul livello di lettura più immediato una riflessione sulla civiltà di inizio Novecento, periodo in cui stavano emergendo le prime inquietudini del XX secolo, sollecitate dai nuovi studi psicoanalitici e dai rapporti politici sempre più tesi che, dopo meno di un decennio dal completamento del dipinto, sfociarono nella Prima guerra mondiale. Se a prima vista si nota quindi lo stile elegante e innovativo di Klimt, appena sotto la superficie dorata e variopinta pulsano i fermenti di un’età tormentata, segnata da cambiamenti irreversibili, conflitti e rivoluzioni.

Marta Santacatterina