Art e Dossier

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Palma Bucarelli: il racconto di una storia interessantissima

categoria: In galleria
11 maggio – 29 giugno 2018

The Golden Nightingale. Ricostruzione di una mostra

Milano
Galleria Progettoarte - Elm

Quella allestita alla Galleria Progettoarte di Milano non è solo una mostra di arte analitica che riunisce opere di Enzo Cacciola, Paolo Cotani, Marco Gastini, Carmengloria Morales e Gianfranco Zappettini, ma è anche il racconto di una storia interessantissima (“una storia della storia dell’arte, che riserva piccole soprese”, scrive la curatrice) che ha per protagonista un personaggio leggendario della cultura del Novecento italiano, Palma Bucarelli. L’esposizione, curata da Angela Madesani, intende infatti riproporre, dopo ben 45 anni, il progetto relativo alla terza edizione del premio The Golden Nightingale (tradotto, l’usignolo d’oro, dalla presenza dei molti usignoli che popolano il territorio) tenutosi a Platres, Cipro. L’idea prese il via nel 2017, quando Enzo Cacciola, uno dei pittori rappresentati in mostra, decise di donare una sua opera alla Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma e, facendo delle ricerche nel suo archivio, rinvenne la documentazione relativa alla partecipazione al premio cipriota del 1973. Fu quindi avviata una vasta ricognizione tra le carte della GAM per ricostruire le vicende di quella piccola, ma molto significativa e poco nota esperienza. Non si sarebbe probabilmente conservata memoria del riconoscimento artistico se non fosse per il fatto che la commissione richiese all’ambasciatore italiano a Cipro, Vittoriano Manfredi, di segnalare cinque artisti italiani rappresentativi del panorama artistico contemporaneo nazionale in grado di inviare tre opere ciascuno. La richiesta passò agli ambienti ministeriali, per arrivare infine sulla scrivania dell’allora Sopraintendente alle Gallerie di Roma e direttrice della Galleria d’Arte Moderna, Palma Bucarelli. Proprio quella straordinaria Palma Bucarelli che, nel contesto della Capitale da prima della fine della Seconda guerra mondiale fino al 1975 dettò le linee programmatiche di una delle maggiori raccolte pubbliche romane, e tanto peso ebbe nella salvaguardia e nella gestione del patrimonio artistico italiano oltre che nell’introduzione dell’arte contemporanea nelle raccolte della GAM. Grazie alla collaborazione con importanti galleristi – tra i quali Maria Colao della galleria Primo Piano e un giovane Enrico Crispolti – la critica d’arte selezionò i cinque giovani pittori che allora si stavano dedicando alle pionieristiche ricerche sulla pittura analitica, diventando negli anni successivi protagonisti di spicco di quel movimento, tanto da essere “oggetto di riconoscimenti di livello internazionale […] invitati, nel 1975 Cotani alla IX Biennale de Paris, nel 1976 Gastini alla XXXVII Esposizione biennale internazionale d’arte di Venezia, nel 1977 Morales, Cacciola e Zappettini alla Documenta di Kassel”, ricorda Angela Madesani in catalogo. Le circa venti opere esposte a Milano fino al 28 giugno – tra quelle storiche degli anni Settanta e altre più recenti – consentono quindi di ripercorrere un periodo intenso e che ebbe forti ripercussioni in pittura negli anni Settanta, scovandone le radici e riproponendo il dialogo originale tra le opere di Cacciola, Cotani, Gastini, Morales e Zappettini. Permette inoltre di aggiungere un ulteriore tassello agli studi – già ricchi e approfonditi – su Palma Bucarelli, che ancora una volta si rivela essere stata in grado di interpretare il proprio tempo e di anticipare le nuove tendenze della pittura e dell’arte contemporanea.

Marta Santacatterina