Art e Dossier

940x240.png
940x240.png

Toulouse-Lautrec a palazzo Roverella a Rovigo

categoria: Mostre
23 febbraio – 30 giugno 2024
Rovigo
Palazzo Roverella

Henri de Toulouse-Lautrec fu uno dei più celebri disegnatori di manifesti di fine Ottocento, ma non ci si deve dimenticare che era anche un grande pittore. E proprio su quest’aspetto si concentra la mostra allestita a palazzo Roverella di Rovigo, dove un cospicuo nucleo di dipinti e pastelli provenienti da importanti istituzioni museali statunitensi ed europee (ovviamente anche francesi) consente di conoscere meglio la figura di questo importante artista che si confrontò costantemente con colleghi di diversi movimenti, dal realismo all’impressionismo e al simbolismo. Grazie a circa duecento opere – sessanta sono quelle di Toulouse – l’esposizione evoca il vivace ambiente parigino degli ultimi quindici anni del XIX secolo, allora al centro della scena artistica mondiale, e mette a fuoco alcune tematiche significative, come il rapporto di Toulouse-Lautrec con i suoi amici artisti, con cui condivideva la propria quotidianità; le atmosfere che si respiravano a Le Chat noir, un noto locale per spettacoli di teatro d'ombre e cabaret di Montmartre, dove nacque anche una rivista omonima; i nuovi stili che si affermarono nella produzione grafica di allora. 

Di grande interesse la sezione che mostra i risultati di studi inediti su “Les Arts Incohérents” (a cura di Johan Naldi) e che rivela il ruolo di questo movimento artistico francese quale anticipatore di varie tecniche poi adottate dalle avanguardie del Novecento, in primis il dadaismo. Le opere che fanno parte di tale nucleo erano date per disperse da oltre un secolo, ma sono state fortunatamente ritrovate nel 2018 e ora si possono ammirare per la prima volta dopo il lungo oblio a Rovigo.

Naturalmente non manca l’approfondimento sulle affiches di Toulouse-Lautrec: ai manifesti vengono accostati dipinti e disegni preparatori dell’artista, nonché dei lavori di altri autori attivi nello stesso periodo, negli stessi ambienti e che affrontano talvolta le stesse tematiche.

Nel catalogo, edito a cura di Dario Cimorelli editore, oltre ai saggi dei curatori (Jean-David Jumeau-Lafond, Francesco Parisi e Fanny Girard, con la collaborazione di Nicholas Zmelty) è pubblicato anche un testo di Bertrand du Vignaud – pronipote di Toulouse-Lautrec – sul rapporto tra Marcel Proust e l’artista.

Marta Santacatterina