Art e Dossier

Una mostra a Roma sulle artiste donne della capitale a Palazzo Braschi

categoria: Mostre
25 ottobre 2024 – 23 marzo 2025

Roma Pittrice. Artiste al lavoro tra tra XVI e XIX secolo

Roma
Museo di Roma

Avete mai sentito nominare Giustiniana Guidotti, Ida Botti o Amalia De Angelis? O Claudia del Bufalo, Laura Bernasconi e Anna Stanchi? Eppure non si tratta di sconosciute, ma di artiste di successo a Roma tra il Sei e il Settecento, per poi essere del tutto dimenticate, anche a causa della loro identità femminile. Oggi Giustiniana, Ida, Amalia, Claudia, Laura ed Anna, insieme a decine di loro colleghe tornano ad essere protagoniste della storia dell’arte grazie a Roma Pittrice. Artiste al lavoro tra tra XVI e XIX secolo, un’interessante mostra collettiva dedicata all’attività delle artiste attive nella città eterna per quattro secoli e curata in maniera esemplare da Ilaria Miarelli Mariani e Raffaella Morselli, in collaborazione con Ilaria Arcangeli. Una ricerca approfondita ha permesso di riunire per la prima volta oltre centro opere, eseguite da 56 artiste, nelle sale di Palazzo Braschi, in un itinerario cronologico e tematico, che permette di conoscere la loro attività, unita ad esistenze influenzate da Roma, principale luogo di apprendistato e trampolino di lancio per carriere non solo italiane ma internazionali. Così, accanto ai capolavori di personalità note ed apprezzate come Lavinia Fontana, Artemisia Gentileschi e Giovanna Garzoni, si scoprono man mano opere come Allegoria della Poesia e della Musica (1619) di Giustianana Guidotti Borghese, le nature morte floreali di Laura Bernasconi, allieva del celebre Mario dei Fiori, il Giovane uomo coi guanti (1639) di Maddalena Corvini. Dopo un focus dedicato ai disegni architettonici dell’ “architettrice” Plautilla Bricci, la rassegna prosegue con alcuni capolavori di Angelica Kaufmann, tra i quali spiccano il Ritratto di Onorato Caetani (1784) e La Pace incorona il Genio delle Arti (fine XIX secolo), accanto alla produzione di dipinti religiosi di Caterina Cherubini, moglie del notabile spagnolo  Francisco Preciado de la Vega  e  alle incisioni di Laura Piranesi, figlia del celebre architetto Giovanni Battista, che proseguì con successo l’attività paterna. Notevole anche il catalogo, denso di importanti contributi scientifici, pubblicato da Officina Libraria.

E oggi, all’alba del Ventunesimo secolo, chi sono le eredi di Angelica, Artemisia o Giovanna? Tra le decane del contemporaneo nella capitale figurano due pittrici, Giosetta Fioroni  (1932),  protagonista della celebre Scuola di piazza del Popolo degli anni Sessanta, ed Elisa Montessori (1931),  poetica e raffinata interprete di un’arte astratta di matrice minimalista. Più concettuali e interessate a temi sociali Elisabetta Benassi (1966) e Bruna Esposito (1960), mentre Silvia Giambrone (1981) indaga tematiche attuali come la violenza sulle donne, e Ra di Martino (1975) opera al confine tra cinema e pittura, producendo immaginari legati alla memoria e allo scorrere del tempo. Molto vivace la scena delle emergenti, con le sculture in metallo e cemento di Lulù Nuti (1988), i dipinti ispirati alla cultura digitale di Federica di Pietrantonio (1996), le installazioni tecnologiche di Alice Paltrinieri (1987) e le performance di Francesca Cornacchini (1991).

Ludovico Pratesi