Un’eterna bellezza. Il canone classico nell’arte italiana del primo Novecento
Un’eterna bellezza. Il canone classico nell’arte italiana del primo Novecento
Un’eterna bellezza. Il canone classico nell’arte italiana del primo Novecento, attraverso capolavori assoluti del primo Novecento propone un percorso diviso in sette sezioni volto a raccontare le scelte dei maestri dell’arte italiana che, dopo la follia del primo conflitto mondiale e le sperimentazioni delle avanguardie, si rivolsero al passato e al canone classico come fonte di ispirazione. Oltre cento opere di alcuni dei più rappresentativi protagonisti dell’arte italiana fra cui Carrà, Casorati, De Chirico, De Pisis, Savinio, Severini, Sironi, Cagnaccio di San Pietro, Donghi, Dudreville, Funi, Marini, Martini, Marussig, Oppi e Wildt, mostrano come gli ideali antichi e rinascimentali di bellezza e rigore vennero recuperati e riletti in chiave moderna. Giotto, Masaccio e Piero della Francesca divennero i punti di rifermento nelle opere di questi artisti capaci di creare immagini sospese, fuori dal tempo alla ricerca dell’armonia e della perfezione e in cui la conoscenza tecnica ritornava a essere fondamentale. La mostra, curata da Beatrice Avanzi e da Daniela Ferrari, è organizzata in collaborazione con la Fondazione MAPFRE di Madrid ed è accompagnata da un catalogo Electa.