Art e Dossier

Visioni del Paradiso

categoria: Mostre
4 novembre 2015 – 28 marzo 2016

Visions of Paradise: Botticini's Palmieri Altarpiece

Londra, Gran Bretagna
National Gallery

Se provate a chiedere a un fiorentino DOC cosa c’era un tempo all’Arco di San Piero a Firenze (meglio noto come l’arco “di San Pierino”), quasi certamente vi risponderebbe : «Il trippaio e il friggitore di coccole (frittelline salate)». Pochi fiorentini sanno invece che attraversato l’arco così familiare, a due passi dal duomo e da Santa Croce, si trovava una volta la chiesa, di fondazione medievale, del convento benedettino di San Pier Maggiore. L’edificio sacro fu distrutto nel 1784; ne resta però il ricordo in una sorta di facciata dal singolare aspetto di portico, che risale al XVII secolo. Ma qui, nella piazzetta di San Pier Maggiore, vivacemente affollata di negozietti, ristorantini e bancherelle, nessuno lo sa. Più facilmente potrà rispondervi adesso un inglese o i visitatori stranieri (speriamo tanti italiani) che affacciatisi nella lunga Sunley Room, al piano nobile della National Gallery a Londra, si siano soffermati ad ammirare un gioiello di mostra, curato da Jennifer Sliwka, con un catalogo ricco di illustrazioni e informazioni (£ 14.95). A coloro che nelle vacanze di Natale visiteranno il museo inglese, attratti dalla ben più celebrata esposizione sui ritratti di Goya consigliamo almeno di dedicare un’ora alla piccola ma eccezionale mostra sulla spettacolare pala d’altare che l’artista fiorentino Francesco Botticini dipinse attorno al 1475-1477 per la chiesa di San Pier Maggiore. Precisamente, l’opera fu commissionata da uno dei personaggi di spicco della Firenze umanistica: Matteo Palmieri, apotecario, cioè farmacista, la cui bottega si trovava a pochi metri dalla chiesa, al Canto delle Rondini. Palmieri, che ebbe importanti ruoli politici (più volte eletto gonfaloniere di Giustizia e uno degli otto sindaci del podestà) si distinse soprattutto per un originale pensiero filosofico e molti scritti di natura teologica e civile imbevuti di Aristotele, Platone, Plutarco, Cicerone, e anche influenzati da Dante e dalla Divina Commedia. La pala da lui commissionata al Botticini, artista vicino al Verrocchio e a Botticelli, raffigura una grandiosa scenografia di angeli, santi, cherubini, serafini, che nelle sfere celesti attorniano in alto la Vergine assunta in cielo, incoronata e benedetta da Gesù. In basso, una delle più belle vedute di Firenze che si conoscano, con i committenti inginocchiati ai lati. Matteo Palmieri a sinistra, la moglie Nicolosa a destra. Nella veduta non solo si riconosce Firenze con la cupola del duomo, il campanile di Giotto, e molti altri monumenti ma anche il campanile di San Pier Maggiore, e perfino, fuori le mura, le tenute di campagna di Palmieri alle pendici di San Domenico, e il ponticino alla Badia sul Mugnone, tuttora a pochi passi dalla redazione di Art e Dossier. Uno studio eccezionale, condotto da ricercatori inglesi a Firenze, è riuscito perfino a ricostruire in 3D il modello della chiesa scomparsa, ora in parte inglobato negli edifici anche privati della zona. Il film presentato alla mostra, può essere visibile anche su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=ZUXa1nDtOB0. Da non perdere.

 

Gloria Fossi