Art e Dossier

Il processo evolutivo e stilistico che definì l’opera di Pier Mondrian è ripercorso dalla mostra Piet Mondrian. Dalla figurazione all’astrazione in corso al MUDEC - Museo delle culture di Milano. L’importante progetto espositivo vede la collaborazione del Kunstmuseum Den Haag, detentore della più importante collezione di opere di Mondrian al mondo, ed è curato da Daniel Koep e Doede Hardeman su un concept del direttore del museo olandese Benno Tempel. La mostra, suddivisa in aree tematiche, permette di seguire l’evoluzione della pittura di Mondrian partendo dai primi studi di paesaggio, di cui è offerta un’ampia selezione, che furono alla base dell’evoluzione che portò l’artista verso l’astrazione. Infatti, a partire dal 1900, Mondrian, alla ricerca dell’essenza dell’immagine, iniziò a elaborare un nuovo stile. Utilizzando gli elementi verticali e orizzontali del paesaggio, ridusse sulla tela il mondo che lo circondava alla sua essenza assoluta. Una trasformazione che trovò il suo compimento totale dopo il suo trasferimento a Parigi nel 1912, quando i suoi quadri si ridussero a linee rette, colori primari e piani, raggiungendo quella purezza formale che definì il neoplasticismo. La mostra offre inoltre un approfondimento curato dalla storica del design Domitilla Dardi sull’influenza che Mondrian ha avuto sul mondo del design. Mentre una sezione è dedicata alla musica jazz, considerata dall’artista l’equivalente musicale del neoplasticismo.