Vedova
di Enrico Tantucci
Emilio Vedova (Venezia 1919-2006), nato in una famiglia modesta, sin da piccolo mostra passione per il disegno per passare presto, sempre da autodidatta, alla pittura. Usa i colori di lavoro del padre, che trova nel sottoscala di casa. È proprio il padre a capire che Emilio possiede doti artistiche non comuni. Fondamentale la sua scoperta di Tintoretto, poi i soggiorni in Toscana, a Roma e la militanza antifascista, che lo porta a partecipare attivamente alla Resistenza. In Vedova la vita dell’uomo e il linguaggio espressivo si fondono in un’insopprimibile esigenza di interpretare, con il suo segno, anche i momenti storici di crisi, le battaglie politiche, l’impegno sociale. Grande interprete di un espressionismo pittorico anarchico, cerca con le sue opere di “uscire” dalla tela. Dal 2009 la Fondazione Emilio e Annabianca Vedova ha approntato uno spazio ai Magazzini del sale di Venezia destinato all’esposizione di alcune opere dell’artista veneziano.