Art e Dossier

Numero 426

Mensile

Direttore: Claudio Pescio

Anno di fondazione: 1986

  • Art news

  • Finestre sull'arte

    • Un museo (in)naturale di Federico Giannini
  • Cortoon

    • L'animazione dei Quay Brothers di Luca Antoccia
  • Dentro l'opera

    • Diego Marcon
      Il film come "dispositivo psicoemotivo" di Cristina Baldacci
  • Storie a strisce

    • Il destino degli autori dopo Lucca di Sergio Rossi
  • Architettura per l'arte

    • Fondation Maeght
      A casa di amici di Aldo Colonetti
  • Grandi mostre.1

    • Helen Frankenthaler a Firenze
      Vernice a secchi di Arturo Galansino
  • Grandi mostre.2

    • Peter Hujar a Prato
      Memento mori di Francesca Orsi
  • Grandi mostre.3

    • Arte povera a Parigi
      Materia vivente di Ilaria Ferraris
  • XX Secolo

    • Ugo Mulas: la fotografia e Un archivio per Milano
      Una estensione della propria vita di Giovanna Ferri
  • il Museo Immaginario - Outsiders

    • Zinaida Evgen'Evna Serebrjakova
      La carne non è debole di Alfredo Accatino
  • Grandi mostre.4

    • Picasso a Milano e Mantova
      L'archetipo della minaccia di Lauretta Colonnelli
  • Grandi mostre.5

    • Il genio di Milano a Milano
      Un'officina per vocazione di Fernando Mazzocca
  • La pagina nera

    • Quella casa dei matti è senza riscatti di Fabio Isman
  • Grandi mostre.6

    • Prima. Che io possa andare oltre a Brescia
      L'eccellenza femminile? Al di là del tempo di Giovanna Zabotto
  • Studi e riscoperte

    • Il paradosso della visione
      Basta raddoppiare il punto di vista di Mauro Zanchi
  • Grandi mostre.7

    • Il Cinquecento a Ferrara a Ferrara
      A corte ognuno si esprime a modo suo di Maurizia Tazartes
  • Art news

    • Correggio 500 a Parma
      Le cupole del Correggio di Marta Santacatterina
  • Aste e mercato di Daniele Liberanome

  • In tendenza

    • Joshua Reynolds
      Interesse in calo per Reynolds di Daniele Liberanome
  • Il gusto dell'arte

    • Saporita "sfamafamiglie" di Ludovica Sebregondi
  • Art news

    • Le strenne Giunti
  • Centomostre di Ilaria Rossi

 

Mulas

di Alberto Salvadori

Ugo Mulas (Pozzolengo, Brescia, 1928 - Milano 1973) vive la sua prima giovinezza negli anni Cinquanta a Milano, dove inizia a fotografare la città più in ombra, la meno appariscente: le periferie, la stazione centrale, il bar Jamaica, Brera. Collabora con qualche rivista, con la moda; conosce e sposa Antonia, con cui inizia anche a collaborare professionalmente. In quegli anni arriva anche la Biennale di Venezia, l’occasione di crescere e farsi conoscere. Collabora con “Domus”, con la stilista Mila Schön, con il Piccolo Teatro di Giorgio Strehler. Poi realizza servizi per “Vogue”, reportage di viaggio, immagini di città. In breve, diventa il fotografo di Fontana e Calder, dei “pop artists” statunitensi e in genere del mondo artistico e teatrale internazionale. La sua fotografia essenziale si pone come uno strumento critico, non di documentazione, e al tempo stesso una riflessione profonda sul lavoro del fotografo.