Art e Dossier

Numero 422

Mensile

Direttore: Claudio Pescio

Anno di fondazione: 1986

  • Art news

  • Finestre sull'arte

    • Riaccendere il fuoco sacro di Federico Giannini
  • Cortoon

    • Il canto dell'airone di Luca Antoccia
  • Dentro l'opera

    • Andrea Fraser
      Fare arte come gesto (auto)critico di Cristina Baldacci
  • Architettura per l'arte

    • Monte di pietà a Venezia
      Come un banco dei pegni di Aldo Colonetti
  • Grandi mostre.1

    • Il significato e l'uso della maschera a Mänttä-Vilppula (Finlandia)
      Solo una questione di finzione? di Lorella Scacco
  • Grandi mostre.2

    • Per non perdere il filo a Venenzia
      Trame di palazzo di Claudio Pescio
  • Grandi mostre.3

    • Louise Bourgeois a Roma e Firenze
      Disfare e rifare la tela, fino alla fine di Lauretta Colonnelli
  • Grandi mostre.4

    • Alessandro Mendini a Milano
      L'isola dei giocattoli di Fulvio Irace
  • Grandi mostre.5

    • Armando Testa a Venezia
      Sul filo del nonsense di Sileno Salvagnini
  • XX Secolo

    • Morire di classe, tra ieri e oggi
      Un immaginario visivo militante di Francesca Orsi
  • il Museo Immaginario - Outsiders

    • Gelij Koržev
      Dal realismo socialista al degrado post-sovietico di Alfredo Accatino
  • Grandi mostre.6

    • Vanessa Bell a Londra
      Una leader del Bloomsbury Group di Valeria Caldelli
  • Studi e riscoperte.1

    • Kay Nielsen
      Il principe degli illustratori di Giorgio Villani
  • Grandi mostre.7

    • Mary Cassatt a Filadelfia
      La libertà di lavorare di Giulia Perin
  • Luoghi da conoscere

    • Villa Carlotta sul lago diComo e la collezione Sommariva
      Tra mito, storia e sensibilità romantica di Fernando Mazzocca
  • La pagina nera

    • Il padiglione di Siena che oggi fa pena di Fabio Isman
  • Studi e riscoperte.2

    • Giambologna architetto
      L'ntraprendente fiammingo e i raffinati committenti di Costantino Ceccanti
  • Art news

    • Artigianato e Palazzo
      Sulla strada della tradizione di Jean Blanchaert
  • Aste e mercato di Daniele Liberanome

  • In tendenza

    • Canova, un talento fuori dal comune di Daniele Liberanome
  • Il gusto dell'arte

    • Un frutto perfetto per la pizza di Ludovica Sebregondi
  • Centomostre di Ilaria Rossi

 

Cassatt

di Giulia Perin

Nel centocinquantenario della nascita del movimento impressionista dedichiamo un dossier a una delle artiste che ne fecero parte a pieno titolo. Mary Cassatt (Pittsburgh 1844 - Mesnil-Théribus 1926), americana di buona famiglia, arriva in Francia per un viaggio di apprendistato. Si forma nel contesto della pittura realista nella linea Corot-Courbet-Manet. Ha poco più di vent’anni, e per una donna la carriera artistica non è semplice – non può frequentare le accademie di nudo, nemmeno i caffè... – ma la sua forza di volontà la porta a esporre ai Salon. Torna negli Stati Uniti e nonostante l’opposizione della famiglia continua la sua esperienza di pittrice. La mole di difficoltà che incontra la spinge a tornare in Europa. A Parigi, ancora, entra in contatto con gli impressionisti, soprattutto con Degas. È la svolta. Espone col gruppo, poi si emancipa e sceglie uno stile personale, incentrato su scene di carattere familiare, semplici e antiretoriche.