Art e Dossier

Giovanni Termini. Come la metti sta, a cura di Marcello Smarrelli, è la mostra che sarà visitabile sino al 30 giugno nel cinquecentesco Palazzo Tiranni-Castracane a Cagli (Pesaro-Urbino). Parte di Pesaro “Capitale italiana della Cultura 2024" e del progetto di dossier "50x50 Capitali al quadrato", l'esposizione presenta una selezione di opere scultoree che illustrano la ricerca di Termini sul rapporto tra arte, natura e tecnologia. Fra le sculture esposte anche l'inedita Come la metti sta (2024), opera site specific che dà il nome alla mostra, realizzata con materiali provenienti dall’azienda Cariaggi, storica filatura di Cagli che ha contribuito alla realizzazione della esposizione. Le opere del'artista nato ad Assoro (En) nel 1972, ma pesarese di adozione, offrono spunti sul mondo del lavoro e spesso sono legate all’atto del costruire e allo spazio del cantiere che Termini richiama attraverso l'uso di strumenti tecnici all'interno delle opere e trasformati in elementi estetici, come accade per esempio in Hully Gully (2022) dove viene utilizzato un trabattello. Mentre in opere come Circoscritta (2016), nata a commento della tradizione vivaistica della città di Pistoia, l'artista approfondisce non solo il rapporto con il lavoro, ma anche quello con la natura in relazione all’uomo, parte del suo stesso essere. In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo a cura di Simone Ciglia, edito da Arti.