Art e Dossier

Si rinnova l’appuntamento con Superdesign Show, l’ormai celebre rassegna ideata da Superstudio, realtà che da oltre due decenni anima il Fuorisalone durante la Milano Design Week. In concomitanza con la settimana del Salone del Mobile 2024, la sede di Superstudio Più, in via Tortona 27, ospiterà il meglio del design italiano e internazionale, accogliendo ottanta aziende appartenenti a undici nazioni e circa quaranta progetti che sintetizzano il tema alla base del nuovo Superdesign Show. 

THINKING DIFFERENT ‒ everything, everywhere, everyone è il fil rouge che unisce i prodotti esposti, ma è anche un invito a tenere lo sguardo puntato sulle istanze del presente – dalla sostenibilità alla tecnologia all’inclusività. Come sottolinea Gisella Borioli, ideatrice del progetto, “la complessità della vita contemporanea si riflette nelle scelte collettive, tra omologazione e diversità. Quest’anno abbiamo esplorato la seconda strada, invitando designer, artisti, aziende a un THINKING DIFFERENT in molti aspetti. Un invito che è stato raccolto e fatto proprio da quasi tutti i partecipanti”. 

Si ispira al “pensare differente” in un’ottica ambientale e tecnologica l’installazione site specific Like Trees In The Woods dello scultore Michele D’Agostino, a cura di Giandomenico Di Marzio. Presentata dal brand italiano NichelcromLab, specializzato in rivestimenti e superfici d’acciaio inox, l’opera consiste in un autentico bosco di querce rispecchiate all’infinito dall’acciaio – interamente riciclabile – che le circonda. Al termine dell’evento, gli alberi saranno messi a dimora sul territorio milanese e formeranno un polmone verde a beneficio della comunità. La dimensione installativa e il dialogo virtuoso fra natura, tradizione e tecnologia sono il fulcro di numerosi altri interventi allestiti negli spazi di Superstudio Più. 

Se Lexus guarda alla mobilità elettrica con due installazioni interattive, la mostra Slow Hand Design Thailand promossa dal Thailand’s Department of International Trade Promotion punta i riflettori sulla cultura thailandese usando come bussola i concetti di ordine e disordine. Si resta in area orientale con l’opera installativa ideata da Kawashima Selkon Textiles in omaggio a un’antica pratica di tessitura calata nella contemporaneità. La tecnica dell’intreccio, stavolta applicata alla fibra di carbonio, è invece il punto di partenza di Karbony, il progetto ideato da Carlo Cappellotto che accoglie i visitatori del Superdesign Show. Dà concretezza alle dinamiche inclusive la serie di arredi Nook, studiata da Mara Bragagnolo per venire incontro alle esigenze e alle attività dei bambini autistici, mentre la progettazione si combina con il gesto artistico in Designblok Cosmos, l’installazione di dieci oggetti in vetro contemporanei presentata dal festival Designblok di Praga. 

Superdesign Show sprona dunque i suoi visitatori a superare i limiti del consueto, interrogandosi sulle urgenze del tempo presente e ponendosi una semplice domanda – Why not? ‒, scandita in quarantadue versioni grafiche e altrettante lingue dal graphic artist Daniele Cima all’interno della mostra che lo vede protagonista.

Arianna Testino