Art e Dossier

Al Castello di Rivoli la mostra ispirata alla collaborazione fra arte e natura

categoria: Grandi Mostre
31 October 2024 – 16 March 2025

Mutual Aid. Arte in collaborazione con la natura

Rivoli
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea

Ha preso il via la settimana torinese dominata da Artissima, la fiera internazionale d’arte contemporanea in programma negli spazi dell’OVAL dall’1 al 3 novembre 2024, e sono numerosi gli eventi che affollano il calendario espositivo piemontese. Fra questi spicca Mutual Aid. Arte in collaborazione con la natura, la mostra allestita presso il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e curata dal neodirettore Francesco Manacorda e da Marianna Vecellio. Oltre venti artisti indagano il concetto di collaborazione fra specie nel solco delle riflessioni proposte dal filosofo russo Pëtr Kropotkin all’interno del saggio d’inizio Novecento Il mutuo appoggio – Un fattore dell’evoluzione, che ha ispirato il titolo della rassegna. A differenza di Darwin, il quale rintracciava nella competizione l’elemento di innesco del processo evolutivo, Kropotkin individuava nel “mutuo appoggio” fra specie la chiave della sopravvivenza in uno scenario caratterizzato da risorse limitate. Le opere disposte nella Manica Lunga del Castello di Rivoli mettono quindi in discussione la distanza che separa l’essere umano dall’ambiente naturale ed esaltano il ruolo svolto da quest’ultimo ai fini della loro stessa realizzazione. I dipinti di Vivian Suter, ad esempio, creati nella foresta pluviale guatemalteca, racchiudono i segni lasciati dalla pioggia e dal passaggio degli animali, mentre i pioneristici interventi di Giuseppe Penone e Agnes Denes derivano dal dialogo in presa diretta con il paesaggio. Se le idee di collaborazione interspecie e di co-abitazione sono centrali nella pratica di artisti come Tomás Saraceno e Maria Thereza Alves, le sculture di Aki Inomata estendono la riflessione all’universo tecnologico, usando come bussola il comportamento del castoro eurasiatico. Gli effetti delle azioni naturali emergono dalla ricerca del duo Andrea Caretto & Raffaella Spagna e da quella di Michel Blazy, incluse in un discorso più ampio attorno alle interazioni fra natura e processo creativo, affrontato anche dagli altri artisti – basti pensare ai calchi in gesso di Renato Leotta che registrano i movimenti del mare sulle coste mediterranee. L’installazione immersiva di Precious Okoyomonthe sun eats her children, ben sintetizza le diverse spinte concettuali alla base del progetto espositivo, condensando rimandi alla storia umana e sociale in una serra tropicale che ospita farfalle e piante velenose. 

Il percorso di mostra varca i confini del Castello e raggiunge la vicina Villa Cerruti, dove gli interventi di Henrik Håkansson, Renato Leotta, Tomás Saraceno e Natsuko Uchino affiancano le opere riunite nell’omonima collezione.

I criteri di sostenibilità hanno orientato anche le scelte logistiche alla base di Mutual Aid: per ridurre l’impatto ambientale, il museo ha escluso lo spostamento aereo delle opere – il lavoro scultoreo di Nicholas Mangan, in arrivo via mare, sarà dunque presentato dopo l’inaugurazione a causa dei ritardi accumulati nei trasporti marittimi ‒ e ha selezionato materiali ed energia riciclati e riciclabili, consultando esperti del settore per salvaguardare il benessere delle specie coinvolte.

Arianna Testino