Art History: ricerca iconografica
Cristo interrogato da Pilato
Raccontano i quattro evangelisti che dopo il processo religioso e la conseguente condanna di Anna e Caifa, Cristo subì quello civile, per cui al mattino i capi dei sacerdoti con gli anziani, gli scribi e tutto il sinedrio tennero consiglio e, fatto legare Gesù, lo condussero e lo consegnarono a Pilato, procuratore romano della Giudea. Questi lo interrogò: "Sei tu il re dei Giudei?" e Gesù rispose: "Tu lo dici". Il Vangelo di Giovanni (18, 36-38) che, generalmente, si dilunga in discorsi assai poetici e sublimi, riferisce anche di un’ulteriore dichiarazione di Gesù che risponde a Pilato: "Il mio regno non è di questo mondo. Se di questo mondo fosse il mio regno, le mie guardie avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei. Ora, il mio regno non è di qui". Gli disse allora Pilato: "Dunque sei tu re?". Rispose Gesù: "Tu dici che io sono re. Io sono nato per questo e per questo sono venuto al mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce". Gli disse ancora Pilato: "Che cos’è la verità?".