Art e Dossier

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Art History: ricerca iconografica

Domenico

Sacerdote, fondatore dell'Ordine dei frati predicatori Domenicani. Nato a Calaroga (Castiglia), nel 1170 circa, Domenico di Guzman era il quarto e ultimo figlio del governatore della città. Compiuti i suoi studi, divenne un canonico regolare della cattedrale di Osma. Da sacerdote condusse, per sette anni, una vita dedita alla preghiera e alla penitenza e fu eletto sottopriore della comunità nel 1201. Nel corso del viaggio che, nel 1204, avrebbe dovuto portarlo nella Marca insieme al suo vescovo Diego de Acevedo, Domenico incontrò per la prima volta gli eretici albigesi a Tolosa: la loro riconciliazione con la Chiesa sarebbe poi stato uno dei risultati più importanti del suo apostolato. Per attuare quest'opera fondò numerosi conventi per i predicatori che, con la persuasione, la povertà e l'istruzione, avrebbero convertito i catari. Rifiutò per tre volte il vescovato, consacrandosi all'impegno dell'ordine dei Predicatori, attività che lo tenne occupato negli ultimi sette anni della sua vita. Il progetto di Domenico prevedeva la creazione di comunità che fossero centri di cultura sacra e i cui membri fossero dediti, oltre che alla preghiera, allo studio, all'insegnamento, alla predicazione. Domenico trascorse gli ultimi anni della sua vita (1216-1220) viaggiando in Italia, Spagna e a Parigi. Morì il 6 agosto del 1221, a Bologna. Gli emblemi iconografici che lo contraddistinguono sono: la stella dorata sulla fronte, simbolo della sapienza, un giglio e, in epoca più tarda, un cane bianco e nero (per un gioco di parole in cui i "Domini canis", ovvero i domenicani, erano i fedeli di Domenico e del Signore).