Art e Dossier

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Art History: ricerca iconografica

Erodiade

Appare nel Nuovo Testamento (Matteo 14, 3-11; Marco 6, 17-24) come la nipote di Erode il Grande e moglie di Filippo (suo zio). Dopo aver conosciuto il tetrarca della Galilea e della Perea, Erode Antipa (fratello di Filippo), ambiziosa com’era, lasciò il marito e lo seguì, mentre Erode, per amore di lei, ripudiò la moglie, figlia di Areta, re dei Nabatei. Giovanni Battista fu rinchiuso in carcere proprio per aver accusato Erode Antipa di aver preso per sé illeggittimamente Erodiade, togliendola al fratello Filippo. Erodiade, dunque, per vendicarsi delle accuse del Battista istigò la figlia Salomè, la quale durante un banchetto aveva danzato davanti al re che aveva giurato di esaudire qualsiasi suo desiderio, a pretendere la testa di Giovanni. Questa fu dunque portata in un piatto a Salomè, che la diede poi a sua madre Erodiade. Il racconto di Erodiade e Salomè è pertanto legato agli episodi della morte di san Giovanni Battista.