Art History: ricerca iconografica
Innalzamento della croce
La scena dell’elevazione del Cristo crocifisso precede immediatamente la Crocifissione propriamente detta, con una forte componente di pathos e drammaticità che vuole enfatizzare il tema della sofferenza e del sacrificio. L’equilibrio formale e la centralità della Crocifissione sono scompaginate e sconvolte dal taglio diagonale della scena in cui la croce viene spinta e tirata da numerose figure. Questa iconografia, che non appare motivata dal racconto evangelico e che si contrappone a quella della Deposizione dalla croce, non conoscerà una vera diffusione prima del Seicento, anche perché i dottori della Chiesa si erano divisi sulla questione dell’Innalzamento della croce: alcuni credevano che il corpo di Cristo fosse stato posto sulla croce in posizione orizzontale, altri che fosse stato calato dall’alto mentre la croce era già alzata. Intorno al 1600, dunque, l’Elevazione della croce divenne un soggetto essenziale nelle rappresentazioni della Passione di Cristo, soprattutto tra i gesuiti, ricalcando però precedenti modelli tratti dalle xilografie tedesche del tardo Quattrocento e del primo Cinquecento (Hans Baldung Grien, Albrecht Altdorfer), interpretati in senso barocco.