Art e Dossier

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Art History: ricerca iconografica

Tristano

È il personaggio protagonista del Roman de Tristan, una trama narrativa che ha preso forma in diverse opere letterarie medievali. Le più conosciute sono quattro opere della seconda metà del secolo XII: il breve Lai del caprifoglio (118 versi) di Maria di Francia, La Folie Tristan, il poemetto in anglonormanno giunto in due redazioni (una detta “di Berna” e l’altra detta “di Oxford”) e i due romanzi in versi, una di Thomas (1170 circa) e l’altra di Béroul (1200 circa), di cui ci sono pervenuti solo frammenti, particolarmente importanti, però, perché da essi discesero le due versioni del Romanzo di Tristano e Isotta, che furono definite, rispettivamente, “cortese” e “comune” per le diverse caratteristiche culturali, cortesi o arcaiche, che le distinsero. Tristano, dunque, insieme a Isotta, anima un tragico racconto mitico sull’amore infelice e fatale, sopravvissuto in età moderna, grazie soprattutto alle molteplici interpretazioni romantiche, la più famosa delle quali fu Tristan und Isolde (1895) del grande compositore Richard Wagner. Tristano è nipote del re di Cornovaglia Marco e si innamora della bionda principessa Isotta, promessa sposa dello zio, grazie anche a un filtro d’amore bevuto per sbaglio dai due. Tristano e la giovane Isotta, ormai regina, dovranno dunque separarsi dopo aver vissuto il loro amore in clandestinità. Molti anni dopo Tristano, ferito a morte, viene raggiunto da Isotta troppo tardi a causa di un inganno tramato dalla moglie di lui. La bionda regina morirà di dolore sul corpo dell’amato. La storia di Tristano e Isotta non ebbe una particolare fortuna iconografica, se non nelle miniature che illustravano i codici delle diverse versione letterarie, in particolare del XV secolo. Nel Novecento, celebri rimasero i dipinti e i disegni degli scenari e dei costumi eseguiti da Salvador Dalí per il balletto intitolato Il Tristano pazzo (Bacchanale), sulle musiche di Wagner.