Fabio Mauri al MADRE
Fabio Mauri. Retrospettiva a luce solida è la mostra con cui il MADRE - Museo d’arte contemporanea Donnaregina (via Settembrini 79, telefono 081-19313016, orario 10-19.30, domenica 10-20, martedì chiuso, www.madrenapoli.it; fino al 6 marzo 2017) omaggia uno dei maggiori esponenti delle neoavanguardie della seconda metà del Novecento. Opere, installazioni, azioni e documenti esplorano la complessa attività artistica di Mauri, che seppe con occhio critico indagare il mondo contemporaneo e trasporre nelle sue opere le tangenze fra dimensione storica e individuale. In mostra le serie degli Schermi (risalente agli anni Cinquanta-Settanta), che l’artista interpreta come forma della memoria e della coscienza, i Tappeti-zerbini, lavori scultorei e installativi del 1968 come Cinema a luce solida, Pila a luce solida, Colonne di luce e Luna, incentrati sulla comunicazione di massa e sulle dinamiche della proiezione. I due curatori, Laura Cherubini e Andrea Viliani, hanno inoltre posto in particolare risalto le opere, le installazioni, le azioni e la documentazione afferenti alla matrice performativa e teatrale, fra cui spiccano il monologo in due tempi e due scene intitolato L’isola (1960), prima opera teatrale di Mauri, e le installazioni come Manipolazione di cultura (1971-1973, terminato nel 1976), l’opera-libro Linguaggio è guerra (1975) e il Teatrum Unicum Artium (2007). Presentato inoltre il corpus delle maquette architettoniche che ricostruiscono i percorsi espositivi delle principali mostre dell’artista. Catalogo Electa.