Farsettiarte: al via il calendario autunnale
Fondata e cresciuta in una città ricca di collezionisti come Prato – primo fra tutti il compianto Giuliano Gori, creatore di una splendida collezione nella sua villa di Celle vicino a Pistoia – Farsettiarte è colonna del mercato dell’arte italiana ormai da una settantina di anni. Vanta un doppio percorso di vendita – con la Galleria e la Casa d’aste, una capillare presenza sul territorio italiano più prospero con le sedi distaccate di Milano e Cortina d’Ampezzo, e un management molto stabile – con la seconda generazione della famiglia Farsetti saldamente al comando. Il suo calendario autunnale mira a richiamare soprattutto gli amanti dell’arte visuale, con ben quattro aste dedicate a sculture, dipinte e disegni prodotti in diversi periodi, a cui va aggiunta una vendita in cui si trova un insieme di pezzi di arte antica e un’altra dedicata a gioielli e orologi. Particolare interesse dovrebbero richiamare i quattro disegni di Giovanni Boldini, offerti il prossimo 26 ottobre nell’ambito dell’asta Dipinti e Sculture del XIX e XX secolo. Sono, come sempre, un affascinante specchio della vita parigina della Belle Époque, cioè del periodo che va dalla fine Ottocento e alla Prima guerra mondiale. Allora la vita salottiera e i nuovi gusti portati dalla vincente borghesia ponevano sul piedistallo le belle donne ormai libere di affermarsi almeno in ambito privato. I disegni sono matite su carta, e tre su quattro sono ritratti di donne che, come al solito, sprigionano allegria, malizia e mistero. Fra i dipinti è da notare un Telemaco Signorini, Agosto a Pietramala, strettamente collegato alla lezione degli impressionisti. Fra i pezzi proposti invece nell’asta del 25 ottobre dedicata alle maioliche, sculture e dipinti antichi, spicca chiaramente una natura morta di Carlo Magini (1720-1806), in questo caso con meloni, piatto con pere, testa di vitello e cavolfiore. Magini era uno dei migliori esperti del genere nel Settecento italiano, con una tela esposta persino all’Hermitage di San Pietroburgo e un’altra natura morta, anche meno complessa di quella ora in vendita, venduta per 142.000€ da Christie’s di Londra nl dicembre del 2005. D’altra parte da allora è di tempo ne è passato e non sono mancate vendite a livello di prezzo ben inferiori per cui la stima di Farsetti è stavolta di 60-70.000€. Interessante anche una terracotta a soggetto sacro di Giovanni Della Robbia (1469-1520), quindi con vari colori e non solo in bianco e blu. Chi lo acquisterà, si porterà a casa un pezzo del periodo di Michelangelo.
Daniele Liberanome