Art e Dossier

In Francia va in mostra un capolavoro attribuito alla bottega di Botticelli

categoria: Grandi Mostre
19 October 2024 – 19 February 2025

Botticelli: deux madones à Chambord

Château de Chambord

Un emozionante “faccia a faccia” attende i visitatori del castello di Chambord nella Valle della Loira, in Francia. Varcata la soglia della cappella, infatti, il pubblico ha la possibilità di ammirare due capolavori connessi alla vicenda pittorica di Sandro Botticelli, uno dei quali recentemente attribuito alla bottega dell’artista rinascimentale. Grazie all’intuizione del curatore Matteo Gianeselli, l’opera proveniente dalla chiesa di Saint Félix a Champigny-en-Beauce e raffigurante la Vergine con il Bambino e un giovane San Giovanni Battista è stata sottoposta a nuovi studi, che hanno dato esiti del tutto inaspettati. Considerato per lungo tempo una copia di epoca ottocentesca, l’olio su tela è stato invece identificato come una creazione originale della bottega fiorentina di Sandro Botticelli, spostando così la sua datazione all’inizio del XVI secolo. Le operazioni di restauro, coordinate dal DRAC Centre-Val de Loire e condotte nei laboratori del Centre de Recherche et de Restauration des Musées de France (C2RMF), e le relative analisi storico-scientifiche svolte sotto la direzione di Dominique Martos-Levif hanno confermato quanto suggerito da Gianeselli in merito al dipinto, presentato al Musée Jacquemart-André di Parigi nel 2020-21, in occasione della mostra Botticelli, artiste et designer, insieme allo studio preparatorio realizzato da Botticelli sul finire del Quattrocento e oggi esposto presso la Galleria Palatina di Palazzo Pitti a Firenze.

La mostra in corso al castello di Chambord rinsalda il dialogo fra i due interventi di matrice botticelliana, offrendo agli spettatori l’opportunità di cogliere somiglianze e differenze sul piano compositivo – la disposizione delle figure è invertita e lo sfondo racchiude evidenti variazioni. Prodotti a distanza di pochi anni, i due dipinti rivelano non soltanto le tecniche in uso nella bottega di Botticelli, ma anche il suo funzionamento, senza dimenticare l’impatto della lezione rinascimentale italiana sullo sviluppo artistico della Valle della Loira.

Al termine della mostra, l’opera oggetto della recente attribuzione sarà esposta per un arco di tempo di due o tre anni nella cornice del castello di Chambord, in virtù del prestito a lungo termine concesso dal comune di Champigny-en-Beauce, proprietario del dipinto.

È lo stesso Pierre Dubreuil, direttore generale del Domaine national de Chambord, a sottolineare l’importanza del confronto tra i due lavori e delle riflessioni che innesca: “Siamo onorati di ricevere queste due opere, una per qualche mese e l’altra per qualche anno, che ci ricordano che la Valle della Loira è stata, ed è ancora, la terra del Rinascimento, dove l’influenza degli artisti italiani è stata fondamentale”.

Arianna Testino