Art e Dossier

La personale OIL VOID di Jonathan Vivacqua a Roma

categoria: In galleria
7 November – 13 December 2024

OIL VOID

Roma
Contemporary Cluster

OIL VOID, a cura di Angelica Gattoè visitabile fino al 13 dicembre nella nuova sede di Contemporary Cluster. La poetica dell'artista parte dalla valorizzazione di materiali industriali, sulla scia tracciata dallArte povera. Inoltre, Vivacqua assume il modulo geometrico per costruire installazioni architettoniche, rievocando il minimalismo di Carl Andre. Il titolo unisce il minimo comune denominatore delle opere in mostra, il petrolio dal latino “Petroleum”, olio di roccia — l'olio esausto dei motori; il polistirolo —, con la dimensione del vuoto. Per l'artista il titolo suonava come l'album di un disco. L'olio motore è un materiale artistico insolito ma è, ad esempio, usato da Paolo Canevari per le sue Black Pages o per l'edizione limitata in collaborazione con Giordano Boetti… delle bottiglie che contengono olio motore e, stese su un cuscino di velluto bianco, se scosse creano con il liquido paesaggi temporanei. Come l'olio esausto viene impiegato anche il cemento, una delle principali fonti di emissioni di CO₂,: le composizioni pittoriche sono ottenute lavorando la miscela di silicati di calcio e alluminati di calcio con stagge e spatole. La superficie risultante è poi trattata con ossidi di ferro per far uscire fuori diverse cromie e sfumature. Vivacqua si giostra tra la dimensione pittorica e quella installativa, ma cosa significano spazio e architettura? "Parlano due linguaggi opposti se vogliamo e di natura diversa! Lo spazio è concettualmente senza tempo, è impossibile da concepire: l'architettura cerca di dialogarci". Così, i dipinti a parete sono statici solo in apparenza, potrebbero creare degli sfondamenti verso camere piene di fumo e sostanza viscosa. Sono realizzati con una miscela quasi alchemica di olio motore, polistirolo sciolto e vernice trasparente. Per le sculture Fulmine, PettineIngranaggio Vivacqua utilizza pannelli di polistirolo (il nero è dato dalla grafite) incastrati l'uno sull'altro a formare strutture autoportanti, mentre per Stilness vengono impilati montanti in acciaio, utilizzati solitamente in edilizia per realizzare pareti in cartongesso. Il gioco dell'arte per l'artista di Erba (tra Como e Lecco) ha delle regole: modulo, ripetizione, geometria formale, azzeramento. Le sculture vantano una dimensione installativa perché non si limitano a occupare lo spazio senza intermediazioni, con l'abbandono del plinto o di altri espedienti per isolare e mettere in risalto l'opera d'arte, bensì favoriscono un intesa con l'ambiente circostante. Come afferma Rosalind Krauss in Passaggi. Storia della scultura da Rodin alla Land art o nel 1979 in Sculpture in the Expanded Field, pubblicato sulla rivista October, l'installazione crea un ambiente percorribile, è l'anti-monumento che crea "attraverso delle strutture primarie, un campo allargato (R.Krauss)"L'installazione evidenzia lo spazio architettonico esistente o ne inventa uno nuovo, introducendo degli elementi che condizionano il nostro tragitto, il modo di muovere i passi verso un punto o un altro, in un meccanismo di attrazione-repulsione.  

Giorgia Basile