La rosa di fuoco. La Barcellona di Picasso e Gaudí
Il fuoco di Barcellona
Il fermento culturale che infiammò le strade di Barcellona e l’energia che caratterizzò la città nel ventennio fra il 1888 e il 1909, anni in cui si svilupparono il tanto breve quanto significativo movimento modernista e la rinnovata presa di coscienza dell’identità catalana collegata alla nozione di “Renaixença” o rinascita nazionale, sono raccontati nella mostra. Una narrazione che prende origine dall’Esposizione universale tenutasi nella città catalana nel 1888 e termina due decadi dopo con le sanguinose contestazioni operaie della cosiddetta Settimana Tragica, a cui “La rosa di fuoco” (“La Rosa de Foc”), il nome segreto con cui in alcuni circoli anarchici era nota la città di Barcellona, fa proprio riferimento. I caffè, come il celebre Els Quatre Gats, e i ritrovi lungo le ramblas e nel Barrio Gotico diventano lo scenario in cui si muovono il giovane Pablo Picasso e artisti quali Ramon Casas, Santiago Rusiñol o Isidre Nonell, forse conosciuti in maniera minore nel panorama internazionale,
ma non per questo meno significativi. Oltre alle opere di questi artisti, alcune realizzate durante i loro soggiorni parigini, sono esposti anche esempi di grafica, scultura, arredi, gioielli e ceramiche,
mentre un’intera sezione è dedicata all’architettura del visionario Gaudí. La mostra, curata da Tomàs e Boye Llorens, è accompagnata da un catalogo edito da Ferrara arte.