Art e Dossier

L’allievo e il maestro: Pascali e Scialoja in mostra a Bari

categoria: Grandi Mostre
8 November 2024 – 4 May 2025

Pino Pascali Toti Scialoja. Confluenze

Bari
Kursaal Santalucia

Nel 1955 fra Pino Pascali si iscrisse all’Accademia di Belle Arti di Roma in via Ripetta, istituzione dove Toti Scialoja era titolare del corso di scenotecnica e veniva considerato uno i docenti meno accademici e più apprezzati. L’incontro tra il giovane pugliese e l’artista già noto e affermato fu inevitabile: Pascali diventò uno degli allievi più ricettivi, accogliendo l’invito di Scialoja alla sperimentazione senza riserve, nonché al confronto con i linguaggi contemporanei internazionali. A questo legame tra i due artisti è dedicata la mostra Confluenze allestita al Kursaal Santalucia di Bari e curata da Federica Boragina e Eloisa Morra con Antonio Frugis. Un evento significativo, perché grazie a questo progetto torna a Bari un consistente gruppo di opere di Pino Pascali che nel capoluogo pugliese mancava dal 1981.

Nelle sale del Kursaal Santalucia, restaurato nel 2021, si snoda quindi un itinerario visivo che restituisce per la prima volta il dialogo personale e artistico fra il maestro e l’allievo, entrambi protagonisti delle vicende artistiche dell’Italia degli anni Cinquanta e Sessanta. Punto di partenza del percorso espositivo sono i risultati delle visioni inaspettate e vitali di Scialoja che suscitarono nel ventenne Pascali una decisa fascinazione per la materia. La mostra mette poi in luce anche la curiosità, che comunava i due artisti, nei confronti dell’America e del rinnovamento artistico reso possibile dall’incontro tra la tradizione europea con le tendenze d’oltreoceano: nella seconda sezione sono allora riunite le celebri impronte di Scialoja e le sperimentazioni pop di Pascali. A connettere i due fu anche l’esperienza teatrale, in particolare con il teatro d’avanguardia, che scaturì in seguito nella confidenza di Pascali con i linguaggi dinamici della televisione e della pubblicità: lavorò infatti per degli spot pubblicitari – in alcuni l’artista interpretò addirittura in prima persona i personaggi della pubblicità – e da quei lavori si può notare l’emergere di uno spiccato interesse per la performance. Un’ulteriore sezione è dedicata al mondo della fauna che offrì sia a Scialoja sia a Pascali fonti di ispirazione e fascinazione: si ricordano infatti gli animali come ragni, balene, giraffe e ghepardi che divennero protagonisti della poesia del “senso perso” di Scialoja, mentre Pascali si dedicò alla creazione delle “finte sculture” per un’ideale Arca di Noè. La mostra si conclude con l’omaggio di entrambi gli artisti per Procida e Polignano, geografie sentimentali e creative mai dimenticate.

Marta Santacatterina