Art e Dossier

Le riflessioni sul potere di Jenny Holzer in mostra a Napoli

categoria: In galleria
8 November – 31 December 2024

A partire dagli anni Settanta del secolo scorso, Jenny Holzer ha saputo affermarsi sulla scena globale grazie a una ricerca profondamente radicata nelle dinamiche socio-politiche della contemporaneità. Usando la parola come strumento primario, combinato all’interno dei brevi enunciati che danno forma alle sue celebri installazioni, l’artista americana legge la realtà in maniera critica e focalizza lo sguardo su temi universali come la politica e le logiche del potere. Dopo l’attentato dell’11 settembre 2001, a interessare Holzer sono soprattutto le vicende statunitensi – dalla guerra al terrorismo ai conflitti in Iraq e in Afghanistan, dalle indagini segrete alle torture subite dai detenuti di Guantanamo –, come testimoniato dai Redaction Paintings, i dipinti ispirati ai documenti governativi e militari resi pubblici grazie al Freedom of Information Act, il provvedimento legislativo che consente a giornalisti e studiosi di accedere agli archivi della National Archives and Records Administration (NARA), custode di documenti riservati o coperti da segreto di Stato. 

La mostra al via il prossimo 8 novembre nelle sedi dello Studio Trisorio di Napoli ‒ in Riviera di Chiaia 215 e in via Carlo Poerio 116 ‒ riunisce undici tele, datate fra il 2019 e il 2024, che riproducono pagine di documenti censurati del Governo e dell’FBI. Trasformando le barre censorie in linee nere e in riquadri ottenuti per mezzo della foglia d’oro, l’artista ricontestualizza i testi nella cornice della pittura, facendo così emergere il significato e il valore delle singole parole, altrimenti diluiti nel flusso delle informazioni. Oltre alla tela, Holzer sceglie anche altri supporti per i suoi interventi: nell’opera su carta da lucido della serie Privately Constructed, le frasi estrapolate dai documenti governativi sono attorniate da impronte di mani ottenute ricorrendo al carbone. La mostra napoletana curata da Philip Larratt-Smith include anche le targhe in bronzo e in alluminio della serie Living and Survival risalente agli anni Ottanta e caratterizzata da frasi lapidarie che evocano argomenti ancora una volta universali come la sopravvivenza, la violenza della guerra e la fragilità della vita. La vetrina di via Carlo Poerio 116 ospita invece una scritta a led – nel solco di una tecnica cara all’artista – e una panca in marmo che riporta, inciso, un verso di una poesia di Patrizia Cavalli. Il mosaico espositivo – e concettuale – tratteggiato dalla mostra partenopea sintetizza l’approccio di Holzer a una quotidianità che riguarda ciascun individuo, al di là delle coordinate geografiche, specie in un’epoca incerta e pericolosamente in bilico come quella odierna.

Arianna Testino