Art e Dossier

Leonor Fini: il suo universo onirico e inquietante in mostra a Milano

categoria: Grandi Mostre
26 February – 22 June 2025

Io sono Leonor Fini

È passato quasi un secolo da quando a Milano, negli spazi privati della Galleria Barbaroux, hanno fatto capolino le opere di Leonor Fini. Era il 1929 e la giovane pittrice –- nata a Buenos Aires nel 1907, cresciuta a Trieste e trasferitasi poi a Milano per seguire Achille Funi, con cui ebbe una relazione – espose allora sedici dipinti insieme ad altri di Arturo Nathan e Carlo Sbisà. Rimase a Milano, frequentando gli artisti più significativi di quel tempo, fino al 1931, quando decise di raggiungere Parigi, dove nel 1933 conobbe Max Ernst e rimase affascinata dal Surrealismo, pur non aderendo al movimento. 

La mostra di Palazzo Reale è una delle più importanti e complete mai dedicate a Leonor Fini ed è a cura di Tere Arcq e Carlos Martín i quali si sono posti l’obiettivo di far conoscere al pubblico l’eclettismo e il genio di una pittrice poliedrica, restituendo inoltre nuova luce alla sua poetica e rivelandone il suo carattere più profondo. Grazie a circa 100 opere, tra cui 70 dipinti, disegni, fotografie, costumi, libri e video, la retrospettiva rilegge in chiave contemporanea il lavoro di Fini e il suo immaginario onirico, originalissimo, talvolta surreale. Affrontando, solitaria e da ribelle, i temi della società del Novecento e mettendo in discussione sia il genere sia l’identità, nonché i modelli consolidati di famiglia, mascolinità e femminilità, Leonor ha messo a punto un repertorio figurativo popolato da creature ibride e misteriose, avvolte atmosfere misteriose e a tratti inquietanti, non di rado ispirate alle teorie psicanalitiche di Freud. La retrospettiva svela anche le fonti e le influenze dell’artista, dalla cultura mitteleuropea di Trieste in cui si è formata ai maestri del passato, e poi alle suggestioni derivanti dal Surrealismo: tutto ha contribuito all’elaborazione di un linguaggio complesso e simbolico che si è nel tempo arricchito grazie a contaminazioni derivanti dal teatro, dal cinema, dalla moda, dalla letteratura.

Dopo le mostre monografiche di Ferrara (organizzata nel 1983, quando Leonor Fini era ancora in vita) e di Trieste (2009), torna finalmente in Italia una rassegna significativa, capace di valorizzare e riportare l’attenzione del pubblico e della critica su un’artista dal talento indiscutibile.

Marta Santacatterina