Art e Dossier

Lezioni di fotografia di Luigi Ghitti a Palazzo dei Musei a Reggio Emilia

categoria: Grandi Mostre
24 April – 2 May 2025

Luigi Ghirri. Lezioni di fotografia // Progetto, esercizi e variazioni. Luca Capuano e Stefano Graziani

Reggio Emilia
Palazzo dei Musei

L’idea di fotografia di Luigi Ghirri, si sa, ha fatto scuola. La sua è stata, e lo è anche ora, una lezione sul guardare, su come il concetto di visione trovi la sua origine partendo dalla storia dell’immagine, dalla storia dell’arte e dalla cultura in senso più ampio. Ma la sua non era semplice teoria e il suo pensiero non era visibile esclusivamente nel produrre immagini, quello che Luigi Ghirri amava fare era anche diffondere un metodo di insegnamento e di visione. 
In occasione della XX edizione del festival FOTOGRAFIA EUROPEA, a Reggio Emilia, che ha come tema centrale “Avere vent’anni”, Palazzo dei Musei ospita, come ogni anno, una dilatazione di sguardo sui concetti cari a Ghirri, partendo dai suoi lavori ed espandendosi verso altri apparati, altri modi di intendere il pensiero visivo. 
Fino all’1 marzo 2026, la mostra Luigi Ghirri. Lezioni di fotografia // Progetto, esercizi e variazioni. Luca Capuano e Stefano Graziani, a cura di Ilaria Campioli, attinge la sua idea espositiva da un classico della letteratura fotografica Lezioni di fotografia (Quodlibet, 2009), un libro pubblicato postumo che racchiude le trascrizioni delle lezioni che il maestro del paesaggio italiano tenne all’Università del Progetto di Reggio Emilia tra il 1989 e il 1990. Durante i suoi incontri con gli studenti Ghirri cercava non tanto di condividere il suo sapere come forma di conoscenza, ma cercava di rendere trasmissibile un processo divulgando quelli che erano degli esercizi sul guardare, partendo dalle basi storiche per arrivare alle esercitazioni pratiche. Ed è proprio sul confluire tra la storia dell’immagine e l’applicazione pratica che si snoda la mostra a Palazzo dei Musei. Partendo infatti da un corpus centrale di opere di Luigi Ghirri, l’esposizione di biforca in due direzioni: l’applicazione pratica dei suoi insegnamenti nella sezione dedicata alle opere di Luca Capuano, Stefano Graziani e degli studenti dell’ISIA di Urbino, e la parte più storica e legata alle origini della visione e della fotografia, con il ritrovamento illuminante di oltre settanta preziose fotografie storiche, in gran parte inedite, rinvenute tra le raccolte del Liceo Artistico “Gaetano Chierici” di Reggio Emilia. 
Capuano e Graziani, nelle opere in mostra, rileggono gli insegnamenti di Ghirri, i suggerimenti pratici, ma anche i luoghi stessi del suo pensiero, come la casa di Roncocesi e il suo archivio, introiettando nel loro lavoro la pratica dell’esercizio non solo come pratica formale, ma soprattutto come pratica per un linguaggio sensibile. 
A integrare questa parte pratica, la sezione storica, relativa alle raccolte del Liceo Artistico “Gaetano Chierici” di Reggio Emilia. Qui le carte salate di Giacomo Caneva e della Scuola Romana, oltre alle stampe all’albumina di autori come Charles Marville, Adolphe Braun, Pompeo Pozzi, i Fratelli Alinari e Giorgio Sommer, rendono comprensibile come l’opera fotografica fosse strumento di lavoro finalizzata allo studio e infine alla conoscenza. 
La mostra a Palazzo dei Musei sventra il pensiero di Luigi Ghirri dall’interno, lo rende minutamente rilevabile e fa percepire come anche lo stesso autore volesse questo per rendere possibile un pensare per immagini. 

Francesca Orsi