Art e Dossier

Matisse incontra Baudelaire alla Fondation Beyeler di Basilea

categoria: Grandi Mostre
22 September 2024 – 26 January 2025

Matisse. Invito al viaggio

Basilea, Switzerland
Fondation Beyeler

È un invito al viaggio di nome e di fatto la mostra che la Fondation Beyeler di Riehen, nei pressi di Basilea, dedica a Henri Matisse, stabilendo un intelligente dialogo tra l’artista francese e uno dei suoi punti di riferimento letterari, Charles Baudelaire

La retrospettiva – il primo omaggio al pittore in Svizzera e in area germanofona da circa vent’anni a questa parte – si ispira fin dal titolo all’omonima poesia composta da Baudelaire nel 1857 ed evocata più volte dallo stesso Matisse, che ritrova nell’immaginario baudelairiano i concetti di lusso, calma e voluttà alla base del suo linguaggio visivo. Il tema del viaggio è anche il fil rouge dell’esposizione curata da Raphaël Bouvier: attraverso un’ottantina di opere, provenienti da raccolte private e da una serie di musei americani ed europei, lo sguardo ripercorre la storia artistica e umana di Matisse, nell’ambito della quale il viaggio occupa un posto di fondamentale importanza.

Dagli esordi di inizio Novecento alle sperimentazioni fauve del decennio successivo, dai colori sensuali che affollavano le tele degli anni Trenta sullo sfondo di Nizza alle celeberrime figure ritagliate e incollate su carta durante la maturità creativa degli anni Quaranta e Cinquanta, la poetica di Matisse è analizzata in tutte le sue sfumature, sottolineando il rivoluzionario approccio dell’artista alla pittura, al disegno e alla scultura, i cui esiti sembrano coesistere in una sorta di equilibrio perfetto.

Lavori come Luxe, calme et volupté, 1904, La fenêtre ouverte, Collioure, 1905, Grand nu couché [Nu rose], 1935, Le Rêve, 1935 e Nu bleu I, 1952 ben sintetizzano il panorama tematico nel quale affondano le radici del discorso matissiano: la finestra, le scene di interno, la figura umana si rincorrono fra le opere, lasciando intuire i punti di osservazione sulla realtà adottati dal loro autore.

Dopo Paul Gauguin, Claude Monet e Pablo Picasso, la Fondation Beyeler accoglie nuovamente un indiscusso protagonista dell’arte mondiale, spronando il pubblico a varcare la soglia del museo progettato da Renzo Piano per (ri)scoprire il legame che unisce un maestro del colore e un rivoluzionario della parola.

 

Arianna Testino