Art e Dossier

A San Marino escono allo scoperto dei capolavori notificati di proprietà privata

categoria: Grandi Mostre
6 January – 30 April 2025

I capolavori del patrimonio nascosto. Opere d'arte da collezioni private

San Marino, Repubblica di San Marino
Palazzo SUMS

«Questa mostra – spiega il curatore Giancarlo Graziani – rappresenta un punto di svolta nella valorizzazione del patrimonio artistico notificato. Opere che, per anni, sono rimaste relegate nell'ombra, lontane dagli sguardi ammirati del pubblico, e che ora, grazie a questa iniziativa, escono allo scoperto, rivelando la loro straordinaria bellezza e il loro inestimabile valore storico e artistico». Sono infatti quattordici le opere che, grazie a un provvedimento di “notifica”, sono state considerate dallo Stato italiano di eccezionale importanza per il patrimonio culturale e che si trovano oggi riunite in quattro sale di Palazzo Sums a San Marino. Si tratta di dipinti e sculture di proprietà privata, gelosamente custodite nei caveaux e nelle dimore dei loro proprietari e che quindi non sono mai state esposte al pubblico.

Una ghiotta occasione per ammirare ciclo di quattordici affreschi del Quattro-Cinquecento staccati dal ciclo di Palazzo Spreca a Viterbo, opera di un maestro anonimo che rappresentò le personificazioni delle virtù, ma anche una splendida tela di Giovanbattista Tiepolo, e poi opere di Vittore Belliniano, Jusepe de Ribera, Bartolomeo Montagna e di autori del Novecento come Giorgio Morandi, Gino Severini e Mario Sironi. Spiccano inoltre i nomi di Donatello, Michelangelo Buonarroti e Agostino Di Duccio, presenti con sculture e rilievi, a cui si aggiunge un paravento di Giacomo Balla. Ha fatto capolino anche Amedeo Modigliani con il suo Piccolo nudo rosso, ma solo per il primo giorno di apertura, poi il dipinto proveniente da una collezione sammarinese è tornato in un luogo sicuro.

L’esposizione, oltre a mostrare opere che si vedono raramente, consente ai visitatori di scoprire la storia delle collezioni private da cui provengono i capolavori, il formarsi nel tempo delle preziose raccolte, i criteri che hanno guidato le scelte dei collezionisti e quali vicende hanno caratterizzato la loro conservazione. E per una experience che coinvolge altri sensi oltre a quello della vista, in ciascuna sala viene diffusa un’essenza che richiama l’epoca storica: incenso per il gruppo di opere sacre e più antiche; assenzio per la sala dedicata al XX secolo; gli agrumi per gli affreschi viterbesi e il tabacco per i dipinti dedicati alle battaglie risorgimentali.

Il progetto intende essere un punto di partenza per una nuova consapevolezza su tutto ciò che è conservato nell’ambito del patrimonio artistico italiano notificato e che costituisce una risorsa inestimabile, che merita una valorizzazione dinamica e contemporanea.

Marta Santacatterina