uMani: una nuova installazione inaugura il museo Open di Monteverde
La scultura di Flavio Pagano uMani d’oro (in ferro battuto, circa tre metri per quattro, realizzata con la collaborazione tecnica di Maria Margot, Raffaella Megliola, Alberto Vella e Antonio Vella) è la prima installazione – è stata presentata lo scorso 12 ottobre – del nascente Museo di arte solidale, a cielo aperto, che arricchirà il patrimonio monumentale dell’antico borgo di Monteverde (Avellino), dominato dal maestoso castello Grimaldi, risalente all’anno Mille.
uMani d’oro è la versione “extralarge” dell’installazione migrante “uMani” che ha percorso l’Italia, in quattro anni, coprendo quasi 25.000 km, portando ovunque il suo messaggio di solidarietà, sia attraverso esposizioni museali (fra cui palazzo Gromo Losa di Biella, il Museo del violino di Cremona e il Museo archeologico nazionale di Napoli), sia attraverso la partecipazione a eventi dedicati alla pace, all’alzheimer, all'autismo e ad altre tematiche socioculturali. L’itinerario dell'opera è stato seguito da “Art e Dossier” ed è stato raccontato nel cortometraggio Il viaggio di uManivisibile sul portale del “Corriere della Sera”.
«Se uMani, spiega Flavio Pagano, «è stata definita “installazione migrante” per il suo continuo peregrinare, uMani d’orovuole essere simbolo di quanto sia prezioso ciò che costruiamo con le nostre mani. Come recita un'espressione cara alle nostre mamme e nonne “avere le mani d'oro” vuol dire mettere il proprio cuore e il proprio talento in ciò che si fa. Sta a noi operare per il bene, tutelare la bellezza e costruire un mondo fatto di solidarietà, inclusione, giustizia».

