Art e Dossier

Il Ponte: novità al via

categoria: Aste e mercato
27 settembre 2024

Un mercato dell’arte che dopo i fasti post-Covid del 2022, ha vissuto un 2023 difficile e un 2024 finora non migliore, fornisce un’ottima opportunità di crescita per le case d’aste in buona salute. Una di queste è Millon & Ass., che è passata da un fatturato di 74 milioni del 2022 a 94 milioni nel 2023 con proiezioni di confermare i dati per l’anno in corso. La sua ricetta di successo è una crescita bilanciata sia orizzontale con più settori seguiti, sia verticale per controllare meglio la catena del valore nella vendita d’arte, sia organica con nuove professionalità nei propri uffici, sia esterna attraverso investimenti mirati. In questo ultimo tassello si inserisce l’acquisizione del controllo della casa d’asta milanese il Ponte, che vive anch’essa un periodo positivo. La sua percentuale di venduto è dell’83%, superiore al 70% generale, e soprattutto vanta un fatturato in lieve trend di crescita rispetto ai 33,5 milioni registrati nel 2022, mostrando di saper affrontare e superare le burrasche del mercato. Non poco è dovuto all’ottima performance del settore dei gioielli che nel 2023 è passato a vendere per 9,4 milioni rispetto ai 4,8 dell’anno precedente, così compensando la relativa caduta dell’arte moderna e contemporanea. L’acquisizione de Il Ponte da parte di Millon pare un’operazione win-win: Millon potrà crescere per vie esterne aggiungendo un buon 30% al suoi conti e attraverso un’azienda ben più forte di quelle che possiede in Benelux o in Vietnam; Il Ponte potrà rivolgersi a un pubblico di fascia più alta, ampliare la sua offerta e gestire meglio le grandi collezioni con varietà di oggetti e opere, un settore in cui Millon appare più attrezzata. Le due case d’asta sostengono poi di contare su un parco clienti del tutto diverso, per cui le loro sinergie potrebbero produrre importanti risultati. Non resta che aspettare i prossimi tempi per vedere se Millon e il Ponte avevano ragione.

Daniele Liberanome