Art e Dossier

940x240.png
940x240.png

Jan Fabre a Milano

categoria: In galleria
22 settembre – 22 dicembre 2018

Annegare in un mare calmo di inchiostro blu

Milano
Galleria Building

La galleria è giovane – tra qualche giorno compirà il suo primo anno – ma nonostante la sua breve storia ospita, fino al 22 dicembre, un progetto straordinario: la prima personale milanese di Jan Fabre che, per l’occasione, ha messo a disposizione molte opere inedite della sua collezione. Il titolo reca già in partenza le due tematiche attorno cui ruota l’esposizione e che fin dall’inizio degli anni Novanta hanno impegnato la ricerca dell’artista. Dalle riflessioni sull’“ora blu” – quel particolare “momento di totale silenzio e perfetta simmetria in natura, quando gli animali notturni si stanno per addormentare e quelli diurni si stanno svegliando, in cui i processi di metamorfosi hanno atto” – sono nate numerose opere realizzate con inchiostro Bic (blu, ovviamente), mentre i castelli rappresentano quelli in aria – luoghi della favola romantica per eccellenza – creati da Jan Fabre che sembra immedesimarsi nel ruolo “cavaliere contemporaneo”. Giulia Bassoli della galleria BUILDING ci ha raccontato alcuni aspetti particolari della mostra, curata da Melania Rossi.

Quante sono le opere di Jan Fabre scelte per la mostra I Castelli nell’Ora Blu?

Per questa mostra ci siamo voluti concentrare sulla produzione che tratta la poetica dell’Ora Blu. Le opere esposte sono 50 e sono state selezionate dall’artista insieme alla curatrice Melania Rossi per BUILDING, creando un corpus di lavori unici e in gran parte inediti. Si è deciso di lavorare con opere soprattutto degli anni ’80 e ’90, mai uscite dall’atelier dell’artista e in vendita per la prima volta. Particolarmente significativa nel percorso espositivo è l’installazione site specific Il Castello dei miei sogni in Turnhout (B), pensata e creata appositamente per BUILDING. Per le altre due sedi milanesi – cioè la basilica e i chiostri di Sant’Eustorgio – abbiamo selezionato due lavori in grado di dialogare con i luoghi in cui sono ospitati. In una delle navate della chiesa abbiamo installato Un Castello nel cielo per René, 1987, un telo in seta di quasi 17 metri, ossessivamente ricoperto di inchiostro Bic blu; al centro emerge una roccia sospesa con un castello in cima: è l’omaggio al quadro Le Chateau des Pyrénées di René Magritte. Nella cappella Portinari, lunghi remi che terminano con calchi di mani in vetro ricoperti sempre di inchiostro Bic blu, si appoggiano su una barca in ossa. Canoa (1991), si ispira invece alla forma delle imbarcazioni tradizionali congolesi, richiamando il passato colonialista del Belgio. Mentre si osserva la canoa emerge il dialogo con i simboli cristiani della barca, rappresentati nell’Arca di San Pietro Martire di Giovanni di Balduccio e nell’affresco con l’Assunzione della Vergine di Vincenzo Foppa.

Tra gli inediti, quali in particolare sono i più significativi e sorprendenti?

Questa domanda potrebbe avere diverse risposte, a seconda, per esempio, del punto di vista dell’artista o della curatrice. Come BUILDING, siamo lieti di avere in mostra una serie molto cara all’artista, Il Castello di Wolfskerke (1997) composta da sei fotografie ricoperte a penna Bic. Le immagini ritraggono un castello con particolari disegnati con Bic blu e rossa, lo stesso maniero che nella precedente serie Lettere a me stesso (1991, cinque opere a Bic blu su carta) Fabre aveva espresso il desiderio di possedere, attraverso disegni e pensieri.

In cosa consiste l'opera site specific realizzata per BUILDING? 

Il lucernario è un elemento architettonico che affaccia sul piano terra di BUILDING, creato appositamente per essere un potenziale luogo espositivo. Appena lo ha visto, Jan Fabre ha voluto creare un’opera unica, che dialogasse con BUILDING e con il resto della mostra. Il Castello dei miei sogni in Turnhout (B), nasce dall’espressione “costruire castelli in aria”. L’inchiostro blu, applicato con le mani, ricopre tutta la superficie del vetro e al centro del lucernario è inciso un castello il quale, come un sogno, rimane sospeso tra la terra e il cielo.

Infine, quando è stata aperta la galleria e qual è la sua mission?

BUILDING ha inaugurato il 27 ottobre 2017 con la mostra personale di Remo Salvadori; è stata concepita come un luogo dove ospitare mostre di arti visive, performative e di design, esponendo artisti established ed emergenti con progetti curatoriali studiati ad hoc. La programmazione, inoltre, include momenti di approfondimento come workshop, concerti e incontri con curatori, artisti, storici e critici d’arte. Per ampliare la ricerca di BUILDING, apriremo prossimamente, in via Gallarate a Milano, una seconda sede, caratterizzata da un’architettura industriale, che ci darà la possibilità di avere a disposizione spazi per grandi installazioni, un laboratorio di arte tessile e di attivare un programma di residenze per artisti. È importante sottolineare che, oltre a essere una galleria d’arte, BUILDING è anche un Centro per le Arti.

­

Marta Santacatterina