Art e Dossier

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Art History: ricerca iconografica

Agostino Novello

Nato nella prima metà del secolo XIII in una località detta “Teranum” che potrebbe essere Tarano in Sabina, Termini o più probabilmente Taormina in Sicilia, Matteo, come fu chiamato al momento del battesimo, conseguì il titolo dottorale di diritto a Bologna e fu nominato da re Manfredi prefetto della curia del Regno di Napoli e Sicilia. Dopo la morte del re, decise di entrare come fratello laico tra gli eremitani agostiniani in Sicilia, assumendo il nome di Agostino (detto più tardi “Novello” per distinguerlo da altri omonimi più antichi); desideroso, però, di una vita più austera si fece presto inviare nei romitori che l’ordine aveva in Toscana, nella zona di Siena. Qui ben presto si fece notare per la sua preparazione giuridica e per il rigore della sua vita religiosa; venne così fatto sacerdote a Roma e in seguito penitenziere durante il papato di Niccolò IV, Celestino V e Bonifacio VIII. Morì nel 1309-1310 nell’eremo di San Leonardo al Lago, presso Siena, dove fino alla fine aveva condotto una vita di austera penitenza e di carità cristiana verso gli infermi dell’ospedale senese di Santa Maria della Scala (dove si trova un affresco che lo rappresenta). Fu sepolto nella chiesa di Sant’Agostino di Siena, per la quale più tardi Simone Martini dipingerà il celebre polittico con Agostino ispirato dall’angelo e quattro tra i miracoli attribuiti al religioso, che interviene a salvare la vita a bambini e a un cavaliere caduto da cavallo.