Art e Dossier

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Art History: ricerca iconografica

Flagellazione

La Flagellazione identifica un preciso momento della Passione di Cristo, descritto in tutti i Vangeli canonici. Il tema iconografico, detto anche Cristo alla colonna, ebbe larga diffusione a partire dal Rinascimento, anche in immagini isolate destinate alla devozione privata. Esso divenne infatti, insieme al Cristo deriso, spunto privilegiato di meditazione sulle atroci offese subite dal Redentore durante la Passione. Come narrato nelle Sacre Scritture ogni anno in occasione della Pasqua ebraica era concessa la liberazione di un prigioniero. La folla, riunita nel sinedrio, istigata dai sacerdoti, scelse il ribelle Barabba condannando Gesù alla crocifissione con l’assenso di Ponzio Pilato, il quale ne ordinò la pubblica fustigazione. Spogliato della tunica bianca e coperto solo da un perizoma, il Salvatore venne legato a una colonna e battuto con verghe: secondo la tradizione ebraica egli subì quaranta colpi. Gli sgherri rappresentano tipi umani di estrema ferocia e crudeltà e il pubblico, che a volte assiste alla scena, richiama l’attenzione sui “cattivi giudei” stigmatizzati dalla propaganda cattolica. L’immagine di Cristo è, per opposizione, spesso raffigurata dagli artisti in pose che ne esaltano la statuaria bellezza. La testa coronata di spine, china in dignitosa sopportazione, prefigura la Crocifissione. In rari casi sono anche rappresentati degli angeli misericordiosi che ne raccolgono il sangue e ne detergono il sudore.