Art e Dossier

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Anselm Kiefer. Angeli caduti a Firenze

categoria: Grandi Mostre
22 March – 21 July 2024

Anselm Kiefer. Angeli caduti

È uno degli artisti viventi più celebri al mondo, apprezzato e stimato sia dalla critica sia dal pubblico. Dopo il grandioso progetto allestito nella sala dello Scrutinio di palazzo Ducale a Venezia, Anselm Kiefer torna in Italia, occupando per intero un altro palazzo antico: quello che fu costruito per la potente famiglia degli Strozzi di Firenze a partire dal 1489. E lo fa a partire dal cortile rinascimentale di palazzo Strozzi a Firenze, appunto, dove l’incipit della mostra è affidato a una monumentale opera intitolata Engelssturz, che tradotto significa “caduta dell’angelo”, perché proprio agli angeli caduti è dedicato il progetto curato da Arturo Galansino, direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi.

Da sempre l’artista tedesco riflette sui temi della memoria, del mito, della storia, della letteratura e della filosofia e per l’esposizione fiorentina concentra la sua attenzione sulla caduta dal Paradiso degli angeli che si ribellarono a Dio (il pensiero corre ovviamente a Lucifero). Una narrazione affascinante, che consente a Kiefer di intrecciare le tematiche teologiche a quelle metafisiche, nonché di elaborare restituzioni visive di grande impatto che traduce mediante la sua consueta, infinita ricchezza di strumenti materiali – l’artista infatti utilizza una moltitudine di tecniche, dalla pittura alla scultura, all’installazione e alla fotografia – e immateriali, come le allegorie, la poesia, i rimandi storici, le meditazioni sull’identità.

La mostra comprende oltre venticinque opere storiche e di recente produzione, tra cui un lavoro immersivo composto da sessanta tele di dimensioni diverse, realizzate in un arco cronologico tra il 1983 e il 2023 e allestite in modo da rivestire completamente le pareti e il soffitto di una sala. Emerge così il profondo interesse di Kiefer verso i processi alchemici che, in una loro interpretazione contemporanea, gli consentono di trasformare - anche grazie all’uso del fuoco o dell’elettrolisi - materie grezze come piombo, oro, cera, semi, terra, fiori, sabbia e cenere, in opere imponenti e suggestive, composte di dense stratificazioni. 

Si affiancano al tema portante della mostra una sezione dedicata alle discipline filosofiche, che da sempre permeano il lavoro dell’artista, il quale sostiene che «la pittura è filosofia»; oltre a un focus sul suo rapporto con la letteratura di ogni tempo e un approfondimento sulla mitologia, personale e collettiva.

«Anselm Kiefer ha lavorato a Palazzo Strozzi realizzando un progetto espositivo totalmente nuovo che esalta la forte vitalità della sua arte», dichiara Arturo Galansino. «Le sue opere sono messe in dialogo con l’architettura rinascimentale, amplificando le stratificazioni dei loro significati intorno a temi come la memoria, la storia e la guerra. La mostra diviene un invito a tutti visitatori a investigare la complessità dell’esistenza e a pensare agli uomini come “angeli caduti”, figure che si muovono tra spiritualità e materialità, tra cielo e terra».

Marta Santacatterina