Art e Dossier

940x240.png
940x240.png

Gio Ponti: una mostra al MIC a Faenza

categoria: Grandi Mostre
17 March – 13 October 2024

Gio Ponti. Ceramiche 1922-1967

Faenza
MIC-Museo internazionale delle ceramiche

Architetto, designer, appassionato di pittura e amante dell’artigianato, sperimentatore instancabile: sono molte le definizioni attribuibili a Gio Ponti, protagonista della mostra allestita negli ambienti del MIC-Museo internazionale delle ceramiche di Faenza sino al 13 ottobre 2024. Scomparso nel 1979 al termine di una esistenza trascorsa a instillare nuova linfa nel linguaggio progettuale italiano, Ponti trovò nella ceramica una costante fonte di ispirazione. La mostra faentina – intitolata Gio Ponti. Ceramiche 1922-1967 e curata da Stefania Cretella ‒ approfondisce l’argomento, riunendo oltre duecento opere, suddivise in quindici sezioni, che spaziano dalle ceramiche, appunto, ai vetri, dagli arredi ai disegni. L’obiettivo è mettere in luce la visione dell’abitare elaborata da Ponti e il suo approccio alla modernità. 

Studioso della tradizione etrusca e romana e seguace dell’alto artigianato artistico, il designer fece tesoro delle istanze classiche calandole nella contemporaneità e sviluppando un nuovo concetto di Made in Italy, frutto dell’incontro con artisti, industriali e artigiani. Il suo coinvolgimento nelle attività della Richard-Ginori fu emblematico in tal senso. Giunto, appena trentenne, nell’azienda toscana fra il 1921 e il 1922, Ponti avviò il rinnovamento del repertorio storico della manifattura in ottica déco, gettando le basi del lavoro compiuto nelle vesti di direttore artistico durante il decennio successivo. La mostra al MIC descrive gli snodi chiave di una collaborazione durata fino al 1933, quando Ponti consegnò il testimone al suo ex assistente Giovanni Gariboldi senza tuttavia allontanarsi in maniera definitiva: Ponti tornerà a lavorare saltuariamente con l’azienda di Sesto Fiorentino, allargando le maglie del dialogo anche ad altre realtà. Oltre a collaborare con Pietro Melandri nel territorio di Faenza, Ponti realizzerà progetti memorabili insieme ad aziende del calibro di Ceramiche PozziVeniniGabbianelliFontana Arte e Sabattini. Il tocco contemporaneo che plasma le creazioni del designer milanese è alla base dell’influenza esercitata da quest’ultimo sulle generazioni di autori più giovani ‒ Alessandro Mendini, Ettore Sottsass, Diego Cibelli, Bertozzi & Casoni, solo per citarne alcuni ‒, ai quali è dedicata la sezione conclusiva della mostra al MIC

Gio Ponti rivive dunque in una rassegna che fa il punto sulla sua figura rivoluzionaria e sulla sua capacità di diffondere la cultura del Made in Italy ben oltre i confini nazionali, approdando oltreoceano con eventi come Italy at Work. Her Renaissance in Design Today, appuntamento espositivo itinerante tenutosi negli Stati Uniti tra il 1950 e il 1953, e consegnando in eredità al futuro un patrimonio progettuale fatto di genialità e desiderio di sperimentare.

Arianna Testino