uMani: installazione migrante
uMani (2021), opera in ferro battuto dello scrittore Flavio Pagano, prosegue il suo viaggio attraverso l’Italia, fino al 9 gennaio è infatta stata esposta a Palazzo Gromo-Losa (Biella) all’interno di una mostra sul Viaggio.
Dopo Biella, uMani toccherà altre due località del Piemonte: Rodallo e Cambiàno.
L’opera è realizzata in ferro battuto al grezzo e misura circa 120 cm per 120. Un impianto elettrico interno alimenta 4 faretti che illuminano dall’interno le mani.
“La scelta di unire ferro e luce”, spiega Pagano, “simbolo l’uno della durezza e della forza, l’altra del calore e della leggerezza, rappresenta i contrasti che “uMani” vuole raccontare: la sofferenza e l’indifferenza, l’emarginazione e l’inclusione, la solitudine e l’accoglienza. Il ferro è la forza del coraggio, la luce è la leggerezza dell’amore. Le quattro mani raffigurate, due di adulti e due di bambini, sono mani che annegano, salutano, resistono, chiedono aiuto, si aggrappano: fanno qualsiasi cosa, tranne che arrendersi.”
Per questo, proprio come gli ultimi e i più fragili, uMani gira il mondo in cerca di casa. Ovunque, porta il suo messaggio di solidarietà, accoglienza, assistenza contro ogni forma di indifferenza.
L’idea ha suscitato grande interesse da parte del pubblico e dei media e l’itinerario si arricchisce continuamente di nuove destinazioni. Vi sono anche richieste di ospitarla dall’estero,
e al momento sono già concordate esposizioni a Roma, Napoli, Praiano, Palinuro, Lamezia Terme e Lampedusa.