Art e Dossier

L'artista attraverso l’effimera consistenza del ghiaccio, materia prima utilizzata nelle sue opere, costruisce strutture solide ma temporanee e, sfidando il concetto di opera eterna ed immortale, si contrappone al "dogma" sulla perennità dell'arte. (...)
La sua è soprattutto un’arte “tattile”. Stimolando gli impulsi sensitivi con una straordinaria precisione, sfrutta la sensazione dettata dal contatto della superficie cutanea con l’oggetto esterno, con l’opera, frutto di un processo irreversibile della materia: la condensazione e la naturale liquefazione di molecole d’acqua. Ecco che il sistema tattile diviene una dominante nell’arte di Carrafiello, in cui l'esplorazione attiva manuale dell'ambiente consente una più concreta conoscenza della natura. (...)
Le sue non sono sculture di ghiaccio, ma installazioni, una fusione tra più elementi generati dalla gelida materia e dalle vistose luminescenze di neon colorati. Nel gioco di luci ed ombre, in cui le sfumature cromatiche riflettono sulla superficie ghiacciata, l’arte di Carrafiello prende forma e trova compimento, tracciando essenzialmente una visione altra del reale.