Basilica di Sant’Ambrogio: al via le attività didattiche di Ambrosius e il nuovo Tesoro
Ambrosius. Il Tesoro della Basilica
La Basilica di Sant’Ambrogio a Milano apre una nuova stagione culturale con Ambrosius. Il Tesoro della Basilica, un progetto che rinnova profondamente l’esperienza di visita e introduce un articolato programma educativo firmato da Ad Artem, realtà che da oltre trent’anni si occupa di divulgazione culturale. Presentato il 3 dicembre, il percorso nasce con l’obiettivo di condurre il pubblico dentro una storia lunga sedici secoli, intrecciando arte, fede, materiali e simboli che definiscono l’identità della Milano ambrosiana.
Il nuovo allestimento del Tesoro, accessibile per la prima volta al pubblico, rappresenta il cuore del progetto. L’apertura dell’Aula Ambrosii – dove è conservato il letto di Sant’Ambrogio – insieme al sacello di San Vittore in Ciel d’Oro e agli spazi del Capitolino permette una visita inedita, attenta ai reperti e alla loro potenza narrativa. Qui l’esperienza si completa con una rinnovata area dedicata all’accoglienza e alla didattica, dotata di laboratorio, bookshop e strumenti multimediali, pensata per connettere tradizione e contemporaneità.
Il programma elaborato da Ad Artem si sviluppa attraverso visite guidate e visite-laboratorio, rivolte a scuole di ogni grado, famiglie, gruppi e adulti. Ogni proposta mette al centro un approccio attivo, che unisce osservazione, interpretazione e sperimentazione diretta delle tecniche artistiche. Si va dal mosaico allo sbalzo, dalla modellazione alla lettura dei simboli medievali: un modo per restituire concretezza al lavoro degli artigiani che nei secoli hanno plasmato la basilica, trasformando la manualità in conoscenza.
La figura di Sant’Ambrogio attraversa tutto il progetto come una presenza viva. Le visite dedicate guidano i partecipanti alla scoperta dei luoghi e dei segni che raccontano la sua eredità spirituale e politica: dalle reliquie custodite nel Tesoro alle architetture che ancora oggi narrano la storia della Milano cristiana. In alcune proposte, l’esperienza diventa multisensoriale, con la lettura e l’ascolto di testi e canti del rito ambrosiano che restituiscono la potenza della parola del santo.
Accanto ai percorsi storico-artistici, il laboratorio diventa uno spazio fondamentale: un luogo in cui i visitatori, grandi e piccoli, possono riscoprire la dimensione del fare, esplorare strumenti e materiali e ritrovare, come ricorda Ad Artem, “l’intelligenza nascosta nelle mani”. Un invito a comprendere la basilica non solo come monumento, ma come patrimonio vivo.
Con Ambrosius, Sant’Ambrogio si presenta dunque non come semplice luogo di culto, ma come centro culturale dinamico, capace di coniugare memoria, formazione e partecipazione. Un progetto che restituisce ai milanesi e ai visitatori un tesoro rinnovato, valorizzato e soprattutto condiviso, in un momento di grande attenzione verso la storia e l’identità della città.

