Art e Dossier

Arezzo celebra Vasari con una grande mostra

categoria: Mostre
31 ottobre 2024 – 2 marzo 2025

Vasari. Il teatro delle Virtù

Arezzo
Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Arezzo ed ex chiesa di Sant’Ignazio

“Vasari scrive…” è un’espressione che ricorre nella stragrande maggioranza delle biografie degli artisti attivi a cavallo tra Medioevo e Rinascimento. Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori, e architettori composte dall’Aretino sono infatti ancora oggi un punto fermo per ricostruire e studiare gli esponenti e le tendenze di quel periodo. Tuttavia, come è ben noto, lo stesso Giorgio Vasari fu anche un importante artista cinquecentesco. Oggi Arezzo, sua città natale, dedica al poliedrico personaggio - capace di praticare tutte le cosiddette “arti maggiori”, vale a dire pittura, scultura e architettura - il vasto programma “Arezzo. La città di Vasari” teso a celebrare i 450 anni dalla sua morte, e l’evento di spicco è rappresentato da una mostra curata da Cristina Acidini, con la collaborazione di Alessandra Baroni, che raduna oltre cento opere, tra cui molte inedite, prestate da significative istituzioni internazionali, italiane e ovviamente fiorentine. 

L’esposizione Vasari. Il teatro delle Virtù si concentra in particolare sulla formula, spesso usata da Vasari, dell’allegoria, con le conseguenti invenzioni sacre e profane che nel Cinquecento ebbero grande successo sia nelle arti visive sia in quelle letterarie le quali, proprio grazie alle allegorie, si nutrivano di soggetti fantastici ad alta intensità simbolica. Ne sono prova dipinti quali Allegoria del sonno e Allegoria dell’oblio, concesse in prestito dal Met di New York, oltre all’Allegoria della Concezione proveniente dalla chiesa dei SS. Apostoli a Firenze. Ma le opere rinascimentali dialogano anche con manufatti di altre epoche, come la Chimera, straordinario bronzo etrusco rinvenuto durante i lavori di scavo effettuati per volere di Cosimo de’ Medici intorno al baluardo di San Lorentino ad Arezzo.

La mostra, ponendosi lo scopo di ripercorrere esaustivamente la vita e il lavoro di Vasari, comprende otto sezioni tematiche che illustrano ad esempio le relazioni instaurate dall’artista con importanti personaggi fiorentini dell’epoca, fin dall’età giovanile, come il cardinal Passerini, Michelangelo, i Medici, e poi con esponenti della politica e della cultura romana, dai Farnese a monsignor Paolo Giovio. Un approfondimento è dedicato alle Virtù, mentre la sezione delle pale monumentali espone la ricerca vasariana condotta attorno all’arte sacra. Non manca un focus sul disegno, che Vasari considerava il progetto mentale e manuale da cui ogni artista doveva partire per realizzare una qualsiasi opera. 

Inaugurato lo scorso maggio, il programma “Arezzo città di Vasari” include molti altri eventi e rassegne espositive che, fino al febbraio 2025, connetteranno musei, biblioteche e archivi aretini per celebrare un illustre cittadino divenuto emblema del genio poliedrico tardo rinascimentale.