A fine aprile taglio del nastro per Museo Giancarlo Vitali a Bellano
Nel più vasto progetto di valorizzazione del territorio di Bellano, che si concretizza in un itinerario di oltre un chilometro comprensivo di monumenti storici, naturalistici e culturali e che prende il nome di BAC Bellano Arte Cultura, nel borgo sul lago di Como il 30 aprile inaugurerà il Museo Giancarlo Vitali.
Pittore e incisore bellanese, Vitali nasce nel 1929 proprio a Bellano, dove cresce in una famiglia di pescatori. Avvicinatosi all’arte da autodidatta, appena maggiorenne partecipa alla Biennale d’Arte Sacra all’Angelicum di Milano, esponendo, tra gli altri, con Carlo Carrà; purtroppo, a causa dell’impossibilità economica da parte della famiglia di mantenerlo a Milano, è costretto a rinunciare a una borsa di studio all’Accademia di Brera, non smettendo tuttavia di dipingere. La sua riscoperta si deve a Giovanni Testori che, nel 1983, viene colpito da una riproduzione fotografica di un’opera di Vitali e, grazie alla stima e all’amicizia del critico, promuove la prima vera mostra personale dell’artista, inaugurata nel febbraio del 1985. Da allora spazi pubblici e privati hanno ospitato esposizioni di opere di Giancarlo Vitali che, però si è sempre mantenuto lontano dal sistema dell’arte, apprezzando invece il contatto con i critici e gli scrittori che lo hanno sostenuto.
Il nuovo museo di Bellano è realizzato da ArchiViVitali – che valorizza l’archivio dell’artista e che, tra le altre iniziative, nel 2016 ha curato su tre prestigiose sedi milanesi il progetto espositivo Giancarlo Vitali. TimeOut, curato dal figlio Velasco Vitali con la collaborazione di Peter Greenaway - grazie al sostegno di donatori e al contributo di Fondazione Cariplo. La sede museale agirà peraltro come centro studi permanente dell’opera del pittore e incisore, nonché come laboratorio di progettazione espositiva teso al dialogo tra i linguaggi del moderno e del contemporaneo.
Marta Santacatterina