Henry Moore alle Terme di Diocleziano
Sculture, disegni, acquerelli e stampe guidano il visitatore alla scoperta dell’intero percorso creativo di Henry Moore (1898-1986), raccontato in tutta la sua complessità dalla mostra allestita negli spazi delle Grandi aule delle terme di Diocleziano. Cinque aree tematiche approfondiscono alcuni elementi salienti della poetica scultorea dell’artista e della sua evoluzione, come il debito nei confronti dell’arte di Epstein e Brancusi e il raggiungimento di un sempre maggiore grado di astrazione seguendo, fra l’altro, il portato dell’opera di Picasso e del surrealismo a cui si lega per esempio la scultura Tre punte del biennio 1939-1940. Nelle sezioni dal titolo “Guerra e pace”, “Figura distesa” e “Madre e figlio” sono analizzati alcuni dei motivi maggiormente frequentati da Moore come lo studio della figura femminile e il tema dell’amore materno, qui esemplificato da opere di grande lirismo come Madre e figlio del 1953. Infine una parte dell’esposizione, che vanta molti prestiti provenienti dalla Tate di Londra, viene dedicata alle monumentali commissioni pubbliche fra le quali è possibile ammirare Scultura distesa in due pezzi n. 9 (1968), esempio tipico dell’ultimo periodo di attività dell’artista. La mostra, curata da Chris Stephens e Davide Colombo, è accompagnata da un catalogo edito da Electa.