Art e Dossier

A Lione in mostra Matisse

categoria: Mostre
2 dicembre 2016 – 6 marzo 2017

Matisse, Le laboratoire intérieur

Lione, Francia
Musée des Beaux-Arts

Henri Matisse (Cateau-Cambresis 1869 – Nizza 1954) è stato il più grande artista del Novecento, assieme a Picasso. E come Picasso, l’amico-rivale, ha disegnato tutta la vita, dai primi schizzi quasi caricaturali, quando era apprendista da un notaio (che presto lasciò per dedicarsi all’arte, la grande avventura della sua vita), fino alla fine: quando a Nizza, anziano e infermo, tracciava le sue sinuose figure sulla parete con un pennello o un carboncino legato a una lunga asta. Nonostante Henri Matisse sia «l’incarnazione stessa della pittura», come diceva il celebre fotografo Henri Cartier-Bresson, e forse anche per questo, il disegno per lui è sempre stato una pratica quotidiana, non solo fine a se stessa ma fondamentale perfino per fare scultura. «I miei disegni al tratto» – diceva – «sono la traduzione diretta e più pura dei miei stati d’animo». Fra le tante mostre che fra 2016 e l’inizio di quest’anno vedono Matisse come protagonista, questa di Lione è la più rilevante, certo la più importante fra quelle organizzate in tutta la Francia per festeggiare i quarant’anni del Centre Pompidou. Alla città di Lione, peraltro, è legato un episodio particolare della vita del grande maestro. Nel pieno della guerra, lontano da moglie e figlia che furono arrestate dai nazisti, Matisse scelse nel 1941 l’ospedale di Lione per farsi operare: una grave malattia, un’operazione devastante alla quale pensò di non sopravvivere. Eppure, dopo si senti come risuscitato, e continuò a lavorare per oltre dieci anni. In mostra sono esposte oltre duecentocinquanta opere, fra disegni, dipinti, sculture, secondo quattordici sezioni tematiche e cronologiche. Ogni sezione rievoca la pratica del disegno correlata a dipinti e sculture. È un dialogo costante, che rievoca ogni tappa della sua vita e della sua attività: dagli studi giovanili presso la scuola parigina di Gustave Moreau alle ricerche dei colori puri del periodo fauve, dagli studi sulla serpentina a quelli sugli alberi e le nature morte, dalle sedute di posa con i ritratti e le odalische negli atelier parigini e di Issy-les-Moulineaux fino alle opere di Vence e di Nizza, con la costante presenza della modella e assistente Lydia. C’è sempre qualcosa da scoprire nel mondo in apparenza così semplice e diretto dell’arte di Matisse.

Gloria Fossi