Art e Dossier

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Il mito di Orfeo in mostra a Firenze

categoria: Mostre
20 marzo – 8 settembre 2024

L’incanto di Orfeo nell’arte di ogni tempo, da Tiziano al contemporaneo

L’incanto di Orfeo nell’arte di ogni tempo, da Tiziano al contemporaneo è la grande mostra dedicata al mito di Orfeo che sarà visibile sino all'8 settembre a palazzo Medici Riccardi a Firenze. Un'esposizione a cura di Sergio Risaliti e Valentina Zucchi che presenta una sessantina di opere incentrate sulla figura di Orfeo, fra i più importanti ed emblematici protagonisti della mitologia classica, celebrato nei secoli dalle arti figurative, ma anche dalla musica, dalla poesia e in tempi più recenti dal cinema. Le opere in mostra permettono dunque di approfondire la storia dello sfaccettato mito di Orfeo − poeta, musico e cantore, compagno di viaggio degli Argonauti, sposo di Euridice, inconsolabile vedovo dilaniato dalle Baccanti −, ma pure di valorizzare il patrimonio di palazzo Medici Riccardi. La mostra prende infatti origine dalla presenza nelle collezioni del palazzo del gruppo marmoreo di Orfeo che incanta Cerbero di Baccio Bandinelli che campeggia nel cortile principale del palazzo di via Larga. La statua, commissionata da papa Leone X, grazie all’intermediazione del cardinale Giulio de’ Medici, governatore di Firenze, richiamando la capacità di Orfeo di ammaliare con la sua musica gli animi delle fiere, gli alberi, ma anche ad attirare a sé le pietre, divenne simbolo di pacificazione e concordia in quello che era il delicato clima di restaurazione medicea in città. La ricca selezione di capolavori dell’arte di ogni tempo, fra cui il dipinto di Gerrit van Honthorst che raffigura Orfeo che incanta gli animali, segue dunque Orfeo nelle sue avventure che vengono raccontate e interpretate dall'arte di Tiziano, Delacroix, Moreau, Feuerbach eRedon. Non mancano anche manoscritti provenienti dalla biblioteca Riccardiana e dalla biblioteca Laurenziana, fra cui una versione istoriata delle Metamorfosi di Ovidio annotata da Poliziano, ma anche scenografie, figurini che ricordano le opere in musica ispirate al mito di Orfeo, e testimonianze della fortuna cinematografica del mito.